Talamona, 12 luglio 2015   |  

Talamona: il GFB Onlus festeggia l'arrivo del nuovo pulmino - FOTO

Il nuovo mezzo servirà per accompagnare a scuola alunni disabili oltre ad altri servizio come il trasporto per visite e ricoveri, attività di tempo libero, fisioterapia e stage

taglio del nastro pulmino GFB ONLUS 11

Un’attesa durata due anni, ma ora il GFB Onlus di Talamona ha il suo pulmino. Il tradizionale taglio del nastro con “il battesimo” del mezzo è finalmente arrivato. Sabato 11 luglio a Talamona il Gruppo Familiari Beta-sarcoglicanopatie insieme ai volontari ha inaugurato il pulmino disabili consegnato nei giorni scorsi dalla Focaccia Group di Cervia. 

 

«Siamo felicissimi – ha sottolineato il vice presidente del GFB Onlus Marco Perlini – è un cambiamento importante per noi. Questo pulmino, che ha nove posti con sollevatore elettro-idraulico per caricare 3 disabili, ci facilita di molto la vita. Per riuscire ad acquistarlo abbiamo partecipato a vari bandi e dobbiamo ringraziare i nostri sponsor: primi tra tutti la Fondazione Pro Valtellina e la  Società Iperal Spa, poi la ditta Com-tech di Morbegno, il Coro One Voice Roma, la Fondazione Credito Valtellinese, la Comunità Montana di Morbegno, il Bim, l’Uildm Sondrio, il F.a.d.a. del Nuovo Pignone e la Banca Intesa San Paolo”.

 

All’inaugurazione erano presenti anche Simona Nava, membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Pro Valtellina e Leonardo Caneva, consigliere con delega alle politiche giovanili e alla lotta alle dipendenze del Comune di Talamona. “Per il Comune ha un importante significato questa giornata – ha dichiarato Caneva -. Questo pulmino permetterà all’associazione di risolvere un grande problema che è la mobilità, una problematica che non si ha una volta a settimana, ma quotidianamente. Certo, non basta il pulmino ma ci vogliono anche i volontari ed è una problematica che va estesa non solo agli associati del GFB Onlus e ai familiari ma a tutta la comunità di Talamona”.

 

La necessità di acquistare il pulmino è nata dall’attività intrapresa dal GFB ONLUS in questi anni e che riguarda il trasporto scolastico di alcuni disabili, garantita con opportune convenzioni con il comune di Talamona, che poi si è estesa ad altri servizi di trasporto per visite mediche e ricoveri, attività del tempo libero, fisioterapia e stage. 

 

In quest’ultimo anno il GFB Onlus è riuscito a garantire tutti i servizi richiesti utilizzando due pulmini di altre associazioni, ma ha dovuto affrontare parecchie difficoltà, legate alle assenze di alcuni autisti, verificatesi nello stesso periodo e ai guasti ai pulmini utilizzati, perché gli automezzi erano in funzione già da parecchi anni. Beatrice Vola, presidente del GFB Onlus ha lanciato un appello:”L’associazione cerca nuovi volontari che si rendano disponibili a guidare i pulmini e ad accompagnare gli autisti come assistenti, nelle fasce orarie 7-8.30 e 12.30-13.30”. “Si tratta della prima tappa del progetto ausili del GFB Onlus, che già guarda oltre – ha aggiunto -. Infatti alcuni disabili del GFB Onlus ora vogliono fare la patente e sognano di poter guidare un’auto da soli.  Hanno chiesto all’associazione di portare avanti un nuovo progetto per l’acquisto di un’auto, che possa essere guidata da una persona seduta sulla sua carrozzina, tramite un joystick. L’associazione si è già attivata e ha già avviato una raccolta fondi per questo progetto con “La Spesa che fa Bene 2015” della società Iperal. Si possono donare al GFB Onlus 500 punti o multipli della Carta Amica, inserendo il codice 838 alle casse dei supermercati Iperal, l’associazione riceverà 10 euro per ogni donazione. I fondi raccolti quest’anno verranno utilizzati per sostenere la ricerca scientifica e per il progetto ausili”.

 

E proprio sul fronte che più sta a cuore al GFB Onlus, Vola ha annunciato importanti novità:”Il progetto di terapia genica, che abbiamo finanziato, sta andando molto bene, è stato testato su un’altra malattia la Sma uno, su bambini che non festeggiano il secondo compleanno: bambini che non riescono a stare seduti da soli ora cominciano a farlo e bambini che non parlano iniziano a esprimersi. Ora speriamo che questi miglioramenti possano esserci anche per i nostri. Verso fine anno contiamo di iniettare la terapia verso i pazienti”. 

 

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