Gioia e gratitudine. Le parole che il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, usa per rivolgere un ringraziamento a quanti gli hanno rivolto gli auguri per il compimento del suo ottantesimo compleanno sono improntate a due sentimenti chiari.
Molti i messaggi che gli sono pervenuti, dall'Italia come dall'estero. "Ringrazio il Signore - esordisce- per avermi concesso di tagliare questo traguardo circondato dall'amore di tutte quelle persone che Egli ha voluto mettere sulla mia strada, in questi anni ho sperimentato la bellezza dell'incontro e del camminare insieme". Bassetti ammette che le fatiche sono comparse lungo il cammino ma le ha sempre inquadrate nell'ottica del dono.
E questo, prosegue, "sull'esempio dei preti delle povere contrade dell'appennino tosco- emiliano, disponibili ad ascoltare e ad aiutare, che sono stati per me un grande esempio di fede e abnegazione". A distanza di anni dall'inizio della sua missione sacerdotale, Bassetti riconferma la centralità del ruolo della vocazione come "fatta di incontri, contatti, parole, sguardi, rimproveri, sorrisi , soprattutto da qualcuno che quella vocazione l'ha accolta e vissuta". L'enfasi del suo discorso è posta sulla comunitarietà del cammino tra sacerdoti "ciascuno di noi - aggiunge - è un piccolo tassello chiamato a ricomporre quel mosaico che è il volto di Cristo nella storia". Ex pluribus unum, quindi.
Bassetti non ha mancato di rivolgere a Dio la sua preghiera per i sacerdoti "perchè possano trovare- ha spiegato - come è accaduo a me, testimoni autentici del Vangelo da cui trarre ispirazione e forza". E ha rivolto parole commosse anche sui giovani "perchè non abbiano paura di scegliere, perchè la vita è più bella se vissuta con gli altri e per gli altri". L'ultimo suo pensiero, ma non certo per minore rilevanza, è per quanti "stanno vivendo il dramma di una guerra folle, grondante di morte, dolore e sofferenza e il cui spettro aleggia terribilmente su tutto il mondo". Una sofferenza per porre fine alla quale ha invocato l' intercessione a Maria della Pace chiedendole "di far germogliare nei cuori dei responsabili delle nazioni propositi di fratellanza e unione". (Cristiano Comelli)