Il volume, presentato in due momenti sabato 22 e domenica 23 Dicembre, è opera di Gabriele Antonioli appassionato studioso della Valtellina
Tracciare in maniera sintetica e con stile divulgativo la storia di Grosio, dalle incisioni rupestri di 5000 anni fa ai nostri giorni, è stata l’impegnativa sfida che si è proposto lo storico grosino, Gabriele Antonioli, non nuovo a simili imprese essendo già autore del monumentale Dizionario etimologico grosino.
Coadiuvato da Paolo Ghilotti, Ivan Mambretti e Giacomo Rinaldi, l’autore ha dato vita all’opera, “Grosio, cinquemila anni di storia”, un volume di ben ben 680 pagine di testi ed illustrazioni in cui si ripercorre tutta la storia grosina: dalla preistoria all’epoca medioevale dei castelli viscontei, dalla storia delle istituzioni civili, con una cronologia che parte dal lontano 1291, a quella delle istituzioni ecclesiastiche, dall’origine dei diversi cognomi della famiglie grosine, molte delle quali ritroveranno i propri avi rappresentati in antiche foto, alla storie dei migranti che da Grosio si sono diffusi nel resto del mondo.
Edita dalla Pro Loco, dalla Biblioteca civica e dal mensile Il Graffito, l’opera, che ha avuto il sostegno dell’’Amministrazione comunale e della Comunità montana di Tirano, è stata presentata in due diversi momenti in questo week end: sabato in sala consiliare ai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, domenica in sala della comunità all’intera popolazione.
In quest’ultima manifestazione, brillantemente condotta da Carlo Toini, gli autori hanno offerto alcuni assaggi degli argomenti trattati nel libro, raccogliendo l’unanime apprezzamento dei presenti, a cui si è aggiunto quello dell’assessore regionale Massimo Sertori che, da parte sua, ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro svolto nel riscoprire le radici storiche e culturali di una comunità dalle forti connotazioni valoriali come quella grosina. Per gentile concessione dell’autore riproduciamo, in allegato, in pdf l’introduzione dell’opera.