Nel secondo trimestre 2024 le imprese dell’edilizia in Lombardia chiudono ancora con un segno positivo. Il volume d’affari su base annua cresce del +2,1%, registrando un aumento per il quarto anno consecutivo dopo la crisi dovuta al covid. La crescita congiunturale si attesta al +0,5% rispetto al trimestre precedente.
Aumenta anche l’occupazione, a conferma della solidità del settore: le imprese edili continuano ad assumere e il numero di addetti tra inizio e fine trimestre cresce del +1%.
Il comparto, quindi, è ancora in grado di fornire un contributo importante all’economia regionale: anche per il terzo trimestre gli imprenditori non prevedono un calo del volume d’affari, con un saldo tra previsioni di crescita e diminuzione che resta positivo (+2 punti) per via dei cantieri ancora da chiudere e delle commesse già acquisite ma non ancora smaltite.
La difficoltà di reperimento della manodopera resta invece il principale problema, indicato dal 30% delle imprese intervistate, mentre la debolezza della domanda (14%) si posiziona al secondo posto scalzando il costo dei materiali (13%).
Per quanto riguarda le aspettative, il clima di fiducia risulta incerto sulla domanda di nuovi lavori, in ragione del depotenziamento degli incentivi fiscali e delle difficoltà del mercato immobiliare: per il mercato privato di nuove abitazioni i saldi sono pari a -14 punti e risultano ancora più negativi nelle ristrutturazioni (-22 punti). Previsioni migliori sulla domanda pubblica, che dovrebbe beneficiare degli effetti positivi del PNRR, anche se le imprese restano prudenti al riguardo (saldi pari a +1 punto per le infrastrutture e -2 per il comparto non residenziale).
“Vengono confermati i dati positivi – ha evidenziato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi – e come Regione vogliamo continuare il sostegno concreto al settore: per questo abbiamo già annunciato alle associazioni di categoria la convocazione, a breve, di un tavolo per ragionare insieme a tutta la filiera dell’edilizia, comprensiva delle parti formazione e ricerca, al fine di poter pianificare una strategia settoriale ma anche di poter mettere in campo tutti i risultati già ottenuti dalla filiera lombarda rispetto a prodotti e progetti sostenibili che già da tempo hanno raggiunto gli obiettivi green europei. Pianificare il futuro insieme per dare continuità al protagonismo economico del nostro ecosistema. Una filiera fondamentale che dai prodotti al riutilizzo dei materiali può dimostrare già ora quella visione innovativa in grado di tutelare l’ambiente e che ancora non ci è riconosciuta. Un settore per noi strategico soprattutto in funzione del recupero e della riconversione dell’esistente”.
Il report pubblicato sul sito di Unioncamere Lombardia fornisce anche un approfondimento sugli strumenti di Intelligenza Artificiale. Emerge un atteggiamento ancora prudente da parte delle imprese lombarde di costruzioni: solo il 2% li utilizza e un ulteriore 7% dichiara di volerli utilizzare in futuro. Le imprese coinvolte sono quindi meno del 10%, quota che sale al 15% tra le medio-grandi. Tra i principali ostacoli alla diffusione dell’IA viene indicata la scarsa conoscenza delle tecnologie disponibili, oltre alla difficoltà nell’identificare i costi e benefici e nel reperire le competenze necessarie.
Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia: “Il contesto internazionale – ha specificato Auricchio – appare al momento ancora molto critico e questo contribuisce a mantenere incerte le previsioni sulle quotazioni delle materie prime, delle fonti energetiche e dei costi della logistica. Fortunatamente l’occupazione è ancora in aumento a testimonianza che il settore ha ancora bisogno di manodopera specializzata. Secondi i dati di Banca d’Italia a livello nazionale si stimano 62 mila nuovi occupati nelle costruzioni grazie ai fondi del PNRR, pari ad un aumento del 6,5% degli occupati pre-pandemia. Occorre focalizzarsi su questo punto accelerando la realizzazione dei lavori pubblici già intrapresi negli anni precedenti”.
Tiziano Pavoni, presidente di ANCE Lombardia: “Nonostante il rallentamento della crescita – ha evidenziato Pavoni – e le previsioni pessimistiche dei trimestri precedenti, i dati presentati oggi mostrano come il settore si confermi in territorio positivo. Tuttavia, i dati relativi alle aspettative delle imprese evidenziano preoccupazione per i prossimi mesi, legata sostanzialmente all’incertezza sulle nuove commesse. Il focus sull’IA del report ci rivela, inoltre, che qualcosa si è mosso sul tema, ma nei prossimi mesi e anni sarà compito dell’associazione stimolare maggiormente il tessuto produttivo, affinché le nuove tecnologie portino ad un aumento della produttività e della competitività del settore”.