Promuovere i valori Olimpici e Paralimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, favorendo iniziative culturali in grado di valorizzare il patrimonio culturale, le tradizioni, le comunità e le identità culturali delle aree montane lombarde. Questi gli obiettivi delle ‘Olimpiadi della Cultura’, presentate questa mattina a Milano, nel corso di una conferenza stampa alla baita della Fondazione, dall’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, dal CEO della Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Varnier e da Domenico De Maio, Education & Culture Director.
“Promuoveremo appuntamenti di spessore – ha affermato l’assessore Caruso – che abbinino tradizione e cultura lombarda con la storia dei Giochi olimpici e Paralimpici lungo tutta la ‘via olimpica da Milano alla Valtellina’, favorendo, il coinvolgimento dei territori e dei cittadini. Tutto questo attraverso un calendario ricco di iniziative artistiche e culturali che animerà l’Italia nella strada verso i Giochi, culminando nel 2026 in una programmazione entusiasmante e coinvolgente durante le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali. Questo ambizioso progetto è un ulteriore tassello finalizzato a rendere la nostra Regione protagonista in ambito culturale all’interno questo grande evento. Sarà l’occasione anche per mettere in mostra le tante eccellenze che ogni giorno, sul nostro territorio, si impegnano con iniziative piccole o grandi, ma sicuramente sempre di altissima qualità”.
“Ringrazio la Fondazione Milano Cortina 2026 – ha concluso – con cui da tempo c’è una proficua collaborazione nell’organizzazione di quella che sarà una grandissima occasione per valorizzare anche il patrimonio culturale materiale e immateriale della nostra Lombardia”.
“Con Regione Lombardia stiamo lavorando molto bene – ha affermato il CEO della Fondazione Milano Cortina 2026 Andrea Varnier – anche perché ha compreso a pieno che il nostro progetto va oltre la competizione sportiva ed è stata la prima a rispondere al nostro appello. Le Olimpiadi della Cultura sono uno dei pilasti del progetto olimpico sin dall’antichità e dall’inizio delle Giochi moderni. Queste Olimpiadi, quindi, servono a trasmettere i valori olimpici anche alla fascia di popolazione che è meno interessata alla competizione sportiva. Sui nostri territori – ha concluso – sia nella fase di avvicinamento che durante i Giochi ci sarà un’offerta al pubblico che non si limiterà allo sport, ma sarà molto più ricca”.
“Siamo molto felici – ha commentato De Maio – dell’impegno di Regione Lombardia nel sostegno concreto a tante iniziative che diventeranno parte ufficiale dei Giochi, non solo eventi sportivi ma anche culturali. La Fondazione è al fianco della Regione, tutti i progetti riceveranno un logo che caratteriizza le Olimpiadi della Cultura e saremo al fianco e dei soggetti culturali con momenti di formazione e ascolto per condividere le esperienze organizzate precedentemente in altri paesi”.
Regione Lombardia ha stanziato 3 milioni di euro. Possono presentare domanda di contributo amministrazioni pubbliche, enti, associazioni, fondazioni e altri soggetti di diritto privato senza fine di lucro e in possesso di una consolidata esperienza in ambito culturale.
Sono previste due tipologie di iniziative. La prima, per cui il bando sarà aperto dal 15 ottobre al 15 novembre, riguarda iniziative culturali che si svolgano su tutto il territorio lombardo, che abbinino tradizione e cultura regionale con la storia dei Giochi Olimpici, favorendo il coinvolgimento dei territori e dei cittadini nei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026.
La seconda, per cui il bando sarà aperto dal 3 marzo al 3 aprile 2025, riguarda grandi iniziative culturali che si svolgano in prossimità dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali e che arricchiscano l’offerta culturale del territorio coinvolto. Gli eventi devono svolgersi nei territori olimpici indicativamente coincidenti con le sedi delle gare e nei territori di prossimità o collocati lungo la direttrice che collega Milano alla Valtellina e devono essere realizzati 1° ottobre 2025 e concludersi entro il 30 giugno 2026.
I progetti di entrambe le tipologie dovranno avere un costo complessivo minimo di 100.000 euro. Il contributo è concesso da Regione Lombardia interamente a fondo perduto. La misura copre il 70% dei costi complessivi. L’istruttoria e la valutazione dei progetti saranno effettuate da un Nucleo di valutazione costituito da funzionari e dirigenti della Direzione Generale Cultura.