Si è concluso intorno alle 6 di questa mattina martedì 29 Ottobre un intervento di ricerca notturna, partito intorno alla mezzanotte, per un escursionista del 1960 di Brescia con abitazione turistica in Val Rendena. L’uomo è stato ritrovato infreddolito ma in buone condizioni di salute nei pressi di malga Matarot, a una quota di circa 1.800 m.s.l.m., ai piedi del tratto attrezzato, di fronte all’omonima cascata, mentre stava provando a rientrare da solo verso il rifugio Adamello Collini al Bedole in Val Genova. L’uomo ha riferito di essersi inciampato ed essere scivolato sul ghiacciaio delle Lobbie, perdendo il telefono e la luce frontale. Il suo mancato rientro era stato denunciato in serata dalla moglie, che non riusciva più a mettersi in contatto con lui.
Le prime indagini svolte dalle forze dell’ordine e il ritrovamento della macchina al rifugio Bedole in Val Genova hanno consentito di restringere il campo e, intorno alle 00.30, il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, la Stazione di Pinzolo e il gruppo Tecnici di Ricerca del Soccorso Alpino e Speleologico sono stati allertati per svolgere le ricerche in montagna.
Allestito il Centro Coordinamento Ricerche in Val Genova, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale provinciale, squadre di soccorritori si sono dirette verso le principali linee di percorrenza che partivano dal veicolo parcheggiato del disperso: la zona del sentiero del Matarot e del ghiacciaio delle Lobbie, il sentiero delle acque pendenti in fondo alla Val Genova, il rifugio Mandrone, il sentiero Migotti per la Val Cercen, mentre l’elicottero di Trentino Emergenza effettuava un sorvolo notturno sopra i bivacchi dei ghiacciai del Mandrone e delle Lobbie, senza nessun esito. Intorno alle 4.30 di questa mattina, l’uomo è stato trovato da una squadra di soccorritori di terra, in buono stato di salute. È stato accompagnato a piedi fino al rifugio Bedole e affidato all’ambulanza, per gli accertamenti sanitari del caso.
Alle ricerche hanno partecipato circa ottanta soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico – Stazioni di Pinzolo, Madonna di Campiglio, Val Rendena Busa di Tione, Giudicarie esteriori e Valle del Chiese – e dei Vigili del Fuoco, di Carisolo, Giustino, Strembo, Spiazzo e del gruppo carro comando mobile delle Giudicarie. Intervenuta anche un cane molecolare della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe.