Nel corso delle ultime settimane i Carabinieri del Comando Provinciale di Sondrio hanno intensificato su tutto il territorio provinciale l’attività di prevenzione delle truffe in danno delle persone anziane, fenomeno criminale in crescita sul territorio nazionale e anche in provincia.
In particolare, in collaborazione anche con le locali amministrazioni comunali, sono stati organizzati decine di incontri formativi presso sedi comunali, luoghi di culto e strutture assistenziali/ricreative per anziani, al fine di sensibilizzare il maggior numero di persone sul delicato tema, spiegando il modus operandi dei malfattori e fornendo linee guida utili per ogni tipologia di truffa e consegnando, anche nel corso dei mercati comunali, opuscoli informativi di cui rendere partecipi anche conoscenti e parenti.
L’obiettivo è quello di rendere la cittadinanza consapevole dei pericoli di un fenomeno che si combatte anche e soprattutto sul piano della prevenzione e del quale, pertanto, risulta fondamentale parlarne per coinvolgere il maggior numero di persone.
Le truffe maggiormente diffuse sul territorio risultano avere spesso la medesima traccia: le persone anziane vengono contattate da sedicenti avvocati o carabinieri rappresentando eventi spiacevoli o drammatici (incidenti stradali, arresti etc.) e chiedendo una somma in denaro o in gioielli al fine di una efficace soluzione. A seguire un complice si reca presso l’abitazione della vittima e, ostentando modi cortesi e distinti, ritira la somma precedentemente pattuita.
Difendersi dalle truffe è possibile e le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose hanno schemi ricorrenti: conoscerli è il primo passo per difendersi. Sono tantissime le strategie adottate dai truffatori per carpire la fiducia degli anziani: dalla finta perdita di gas, all’urgente pagamento di cauzioni inesistenti.
Seguono quindi i consigli che sono stati forniti nel corso degli incontri formativi organizzati dall’Arma dei Carabinieri:
non consegnare soldi o beni materiali: in nessun caso un Carabiniere o un appartenente alle Forze dell’Ordine chiederà mai di consegnare denaro e men che meno gioielli per lo svolgimento del proprio servizio;
diffidare dalle apparenze: un sorriso, un abbraccio e un portamento distinto potrebbero essere un modo per avvicinare le vittime e ottenerne la fiducia;
non aprire mai la porta agli sconosciuti: le truffe si concretizzano sempre tramite la consegna di denaro. Se non si è sicuri della persona che si ha davanti non aprire mai la porta di casa;
limitare la confidenza al telefono o sui social network al fine di non fornire ai truffatori dati sensibili che gli stessi useranno per ottenere la fiducia della vittima;
denunciare sempre anche i tentativi di truffa ricevuti;
in caso di contatto telefonico da parte delle forze dell’ordine per presunte convocazioni in caserma, verificare ulteriormente la chiamata contattando direttamente il Comando interessato per avere conferma;
il tesserino non basta: finti impiegati degli enti di gestione di luce/acqua/gas potrebbero averli falsificati. In caso di contatto per contratti particolarmente vantaggiosi, diffidare sempre e contattare le forze dell’ordine.
In caso di dubbi contattare sempre il numero di emergenza 112.