Musei d’Impresa: sì della Commissione attività produttive

Parere favorevole a maggioranza della Commissione Attività Produttive – al provvedimento che definisce i criteri per il riconoscimento dei musei di impresa. Le opposizioni si sono astenute.

Grande soddisfazione è stata espressa dalla relatrice e Vicepresidente della Commissione Silvia Scurati (Lega): “Con l’approvazione di oggi, riconosciamo i musei d’Impresa e sosteniamo le imprese lombarde che ne vogliono costituire uno. Questo è un grande risultato sia per le aziende che per le istituzioni, perché significa salvaguardare il patrimonio tecnico-industriale, diffondere la conoscenza della cultura del lavoro e dell’industria lombarda, valorizzare le storie imprenditoriali di eccellenza e promuovere l’attrattività dei territori e delle comunità locali”.

La norma istituisce un elenco di Musei d’Impresa e individua i criteri e le modalità per ottenere il riconoscimento.

In particolare, sarà necessario che l’impresa operi sul territorio lombardo da almeno 25 anni, che l’esposizione documenti il patrimonio tecnico-industriale dell’impresa a cui si riferisce e abbia l’obiettivo di diffondere la conoscenza della storia dell’azienda. Viene richiesto anche che gli spazi espositivi siano in regola con la normativa in materia di sicurezza e barriere architettoniche e siano aperti al pubblico almeno 10 giorni all’anno.

Il provvedimento definisce inoltre i criteri applicativi per il bando “Contributo in conto corrente e capitale per i musei d’impresa” che ha l’obiettivo di a) promuovere forme di collaborazione delle imprese con scuole, università, centri di ricerca, associazioni di promozione territoriale e culturale, di categoria e Istituzioni; b) sostenere la realizzazione di nuovi allestimenti e la valorizzazione dei siti esistenti; c) incentivare progetti di promozione, in Italia o all’estero, dell’attività dei musei di impresa presenti sul territorio regionale.

Lo stanziamento complessivo ammonta a 500.000 euro e sarà coperto interamente da risorse regionali. Il contributo, assegnato sulla base di un’istruttoria formale e tecnica e di una successiva graduatoria, andrà da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000 euro per ciascuna domanda.

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