Il buon gioco già messo in evidenza nei match precedenti non è bastato. Avanti di una rete che gli aveva fatto pensare di poter compiere un’impresa, il Como di Cesc Fabregas si deve inchinare per 2-1 a un Milan bravo a non scomporsi dopo il gol e a rimontare il passivo nel recupero del match non giocato per l’impegno dei rossoneri in Supercoppa Italiana in Arabia Saudita da cui sono usciti trionfatori. I lariani interrompono così una serie di due turni utili, la squadra di Sergio Conceicao ritrova la posta piena che le mancava dal 20 dicembre quando vinse per 1-0 al Bentegodi contro l’Hellas Verona. La classifica dei lariani dice diciannove punti e quintultimo posto con Parma e Verona, poco sopra la zona retrocessione.
PRIMO TEMPO – I lariani sono reduci da due turni positivi con la vittoria con il Lecce e il pareggio con la Lazio e si sono portati al quattordicesimo posto con 20 punti e in zona tranquilla. Il Milan versione Sergio Conceicao, subentrato all’esonerato Paulo Fonseca, viene sì dalla vittoria nella Supercoppa Italiana in Arabia Saudita ma anche da due segni ics in campionato con Roma e Cagliari e vuole ritrovare la posta piena per risalire dal deludente ottavo posto che occupa sinora. Al 4′ i rossoneri cominciano a rendersi pericolosi con Emerson Royal sul cui tiro, su assist di Leao, Kempf riesce a metterci una pezza. Al 6’arriva la replica lariana con Strefezza che, imbeccato da Fadera, impegna Maignan. L’avvio del derby lombardo è ad alta determinazione e fa presagire una partita giocata a viso aperto. Due minuti dopo il Como ci riprova con un’incornata di Kempf fuori misura su punizione di Da Cunha. I capovolgimenti di fronte continuano, al minuto 9 Leao serve Fofana che impegna Butez in una deviazione. Reduce dalle ultime due vittorie al Sinigaglia con Roma e Lecce, il Como vuole ancora sfruttare il fattore campo per cercare di fare lo sgambetto ai più blasonati rossoneri. Al 21′ la squadra di Conceicao punge di nuovo con Reijnders che, imbeccato da un Leao molto attivo in fase di suggerimento offensivo, spara su Butez, Morata riprende la sfera ma il portiere ex Real Antwerp neutralizza di nuovo. Il Como sembra riuscire a rendere complicata la manovra dei rossoneri. Al 27′ il Milan ci prova con un tiro dal limite di Fofana che però non inquadra lo specchio della porta. Tre minuti dopo il Como ha l’occasione per passare in vantaggio, Da Cunha serve Strefezza il cui tiro, a metà strada tra una conclusione e un cross per l’ex di turno Cutrone, termina fuori misura. Al minuto 44 il Milan resta temporaneamente in dieci per un infortunio a Pulisic che non riesce a recuperare. La prima frazione si chiude con un punteggio a reti bianche. Como molto determinato e orfano di ogni timore reverenziale, Milan che fatica più del previsto a pungere in zona offensiva.
SECONDO TEMPO – Al 2′ il Como si produce subito all’offensiva con Diao che, innescato da un Da Cunha abile ad apparecchiare per le azioni da gol, conclude però molto lontano dalla porta di Maignan. Al 7′ il Milan va a un soffio dal vantaggio, Butez respinge un tentativo di Leao, la sfera finisce a Jimenez che scavalca Dossena ma trova il portiere lariano pronto a respingere la sua conclusione insidiosa. Al 15′ il Como mette la freccia, il nuovo entrato Caqueret serve Diao che si disfa della marcatura di Theo Hernandez e, di sinistro , trafigge Maignan. Il Sinigaglia esplode di entusiasmo. Prima rete in lariano per l’ex Betis Siviglia. Il Milan non sembra però scomporsi e riprende ad attaccare a testa bassa. Al minuto 26 i rossoneri si riportano in carreggiata con Theo Hernandez che sfrutta una corta respinta di Goldaniga su tiro di Reijnders e infila Butez. Al 31′ il Milan capovolge l’esito della contesa grazie a Leao che si avventa prontamente su un filtrante di Abraham e segna la rete del 2-1. Il Como non si disunisce e, al 40′, per poco, non pareggia con Dossena che riceve di testa da Kempf ma sbaglia la conclusione in acrobazia. Al 41′ Kempf crossa per Cutrone che sfiora il gol dell’ex e il pareggio lariano sparando su Maignan. Al 47′ il Como ha l’ultima occasione per agguantare un punto ma Belotti e Gabrielloni non sfruttano un cross di Fadera. E i tre punti finiscono al Milan.