Manutenzione dei sentieri, definizione di tracciati, creazione di aiuole didattiche, realizzazione di dépliant turistici, attivazione di laboratori didattici, allestimento di mostre sono solo alcune delle molteplici attività che verranno proposte per un coinvolgimento diretto delle giovani generazioni attraverso le scuole. “La scuola per le Orobie” è il nome del progetto che si è concretizzato nell’accordo sottoscritto dal Parco delle Orobie, dal Comune di Albaredo per San Marco e da Scuole Outdoor in Rete.
L’obiettivo è quello di far conoscere ai giovani il Parco nei suoi aspetti ambientali, etnologici e culturali per favorirne la fruizione consapevole, con la modalità del service learning. L’iniziativa si inserisce nel più ampio e articolato programma di didattica e divulgazione ambientale, rivolta a bambini e ragazzi, proponendosi quale mezzo di raccordo tra il Parco e le scuole. «Questo accordo – sottolinea il presidente Doriano Codega – rappresenta un’opportunità ulteriore per favorire l’avvicinamento consapevole dei giovani alla montagna, sia residenti che provenienti da fuori provincia, e si propone quale modello da applicare anche in altre zone del Parco. Ha un duplice significato: didattico, in quanto permette di apprendere facendo, e pedagogico, perché consente di imparare il valore del lavoro e della cura del territorio in prima persona. Per capire che i sentieri che si frequentano necessitano di pulizia e di manutenzione, come pure i corsi d’acqua: sono azioni semplici ma fondamentali per prevenire i dissesti».
Scuole Outdoor in Rete definirà un programma biennale di interventi e azioni per la manutenzione e la promozione del territorio del Parco, della Valle del Bitto e del Comune di Albaredo, sviluppando iniziative finalizzate al recupero, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico da tramandare alle future generazioni. Un esempio di buone pratiche per adottare comportamenti da cittadini attivi e responsabili. Una collaborazione che per il Comune orobico risale al 2021, quando l’allora sindaco Patrizio Del Nero e il suo vice Antonella Furlini avevano avviato i contatti con alcuni insegnanti che erano stati ospiti del Rifugio Alpe Piazza: il progetto con Scuole Outdoor si è sviluppato gradualmente e ogni anno sono state accolte classi di studenti delle scuole superiori di diverse zone del nord Italia. «L’attività – spiega il sindaco Matteo Del Nero – consente di raggiungere due obiettivi: da un lato, i ragazzi lasciano il segno del loro passaggio svolgendo lavori manuali e ricerche, dall’altro vivono un’esperienza unica da ricordare. Nelle attività che svolgono sono seguiti dai volontari del Gruppo Alpini e del Gruppo di Protezione civile e dai collaboratori dell’Ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo. Siamo grati a Scuole Outdoor per averci dato questa opportunità di crescita e al Parco delle Orobie per aver condiviso e sostenuto il nostro progetto».
Oltre che dal presidente Codega e dal sindaco Del Nero, l’accordo è stato firmato anche da Pier Paolo Traversari, nelle vesti di coordinatore della Rete e delegato dal responsabile del Collegio Pio X. Scuole Outdoor è un’esperienza nata nel 2006 per iniziativa di tre istituti scolastici, che oggi ne riunisce 18 di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Toscana.
Si comincia da Albaredo e dalla Porta del Parco con una sperimentazione che verrà in seguito estesa agli altri Centri Parco. L’iniziativa si sostanzia in campus di lavoro in outdoor education: un service learning che consente ai ragazzi di mettere a disposizione del territorio esperienza volontaria e gratuita. Le scuole interessate a proporre le attività a loro classi di studenti possono rivolgersi direttamente a Scuole Outdoor in Rete: segreteria@scuoleoutdoorinrete.net.