Vandalismi di Natale individuati dalla Polizia Locale i cinque autori materiali

L’impegno e la professionalità degli agenti della Polizia Locale, guidati dal comandante Mauro Bradanini, hanno consentito di individuare e multare i responsabili degli atti di vandalismo avvenuti nella notte tra il 25 e il 26 dicembre. Proprio nella mattinata del giorno di Santo Stefano, gli agenti, a seguito delle numerose segnalazioni, erano intervenuti per constatare la presenza di sacchi per la raccolta differenziata aperti con il loro contenuto sparso in alcune zone della città, tra le vie Sauro, Cesura, Martiri della Libertà e in piazzale Bertacchi.

Le immagini delle telecamere installate, subito visionate, avevano immortalato un gruppo di ragazzi, una decina in tutto, mentre prendevano a calci i sacchi posizionati all’esterno delle abitazioni in vista del passaggio degli operatori di Secam la mattina successiva. Identificati e convocati presso il comando, nella sede di Palazzo Pretorio, i ragazzi coinvolti avevano ammesso le proprie responsabilità fornendo elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Ai cinque autori materiali, un maggiorenne e quattro minorenni, residenti a Sondrio e nei comuni limitrofi, è stata comminata una multa di 150 euro ciascuno, in violazione del divieto di gettare e disperdere al suolo qualsiasi materiale solido o liquido.

«Esprimo il mio apprezzamento per il lavoro investigativo svolto dagli agenti della Polizia Locale e li ringrazio per l’impegno con il quale svolgono il loro compito vigilando sulla sicurezza della città e dei residenti, sul decoro e il rispetto delle regole – afferma il sindaco Marco Scaramellini -: in qualsiasi momento sappiamo di poter contare su di loro grazie al coordinamento del comandante Bradanini, al quale rinnovo la mia stima. Questi fatti generano sconcerto e sdegno in tutti noi perché vanno a deturpare la città: nel caso specifico, mi auguro che i responsabili si siano resi consapevoli della stupidità del loro gesto e che quanto accaduto serva loro da insegnamento».

Sulla vicenda si è espresso il comandante Bradanini: «Intendo in primo luogo esprimere il mio apprezzamento per l’operato degli agenti che con dedizione e professionalità hanno prestato la massima cura a un caso che, lungi dall’essere rubricato come mera bravata, evidenzia un sempre più diffuso disprezzo e un rifiuto per le regole di convivenza civile. Questi fenomeni devono suscitare una reazione, personale e collettiva, e indurci a riflettere sul senso di appartenenza a una collettività e sulle conseguenti responsabilità individuali di ciascuno nel costruire il bene comune attraverso condotte rispettose dei diritti e delle libertà altrui».

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