Sarà in funzione dal prossimo 1° febbraio un servizio telefonico, per i fedeli della Chiesa di Como, che permetterà, a chi ne esprima il bisogno, di mettersi in contatto con gli ausiliari dell’esorcista diocesano, sacerdoti presenti su tutto il territorio, che esprimono molteplici sensibilità, attenzioni e carismi.
Referente di questo servizio è l’Équipe San Michele, una realtà nata nel 2012 e composta da sacerdoti (gli ausiliari più coloro che coordinano le attività e forniscono anche un supporto formativo in ambito liturgico, della teologia spirituale o del diritto canonico) insieme a professionisti (tra i quali, per esempio, medici, psicologi, giuristi).
In questi anni l’Équipe ha accolto centinaia di persone, in prevalenza della Diocesi di Como, assicurando loro un importante conforto spirituale. «Si tratta di un servizio finalizzato a esortare i fedeli a intensificare la vita cristiana (preghiera, vita sacramentale, servizio a favore della comunità) e a discernere quei segni che potrebbero rivelare l’eventuale necessità dell’intervento di un esorcista». A spiegarlo è una Nota pubblicata oggi, 29 gennaio 2025, dalla Diocesi di Como e disponibile integralmente a questo link: https://www.diocesidicomo.it/esorcisti-ed-equipe-san-michele/.
«L’Anno giubilare – prosegue il testo – offre ai fedeli molteplici oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza, anzitutto accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, insostituibile punto di partenza di un reale cammino di conversione (cf. Spes non confundit, n. 5)». Nella medesima comunicazione si sottolinea che «I fedeli trovano anzitutto nel proprio parroco e in qualsiasi sacerdote il volto di una Chiesa che accoglie e si pone in ascolto di quanti sono afflitti da sofferenze spirituali; nei sacerdoti trovano ministri attraverso cui sperimentare il perdono di Dio e la remissione dei propri peccati o attraverso cui ricevere benedizioni (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1671). Per i fedeli che avvertono, invece, la necessità di rivolgersi a un esorcista, la Segreteria dell’Équipe San Michele offre un aiuto per trovare un ausiliare nelle vicinanze. Chiamando il numero 031.3312224 sarà possibile lasciare un messaggio». L’operatore «richiamerà entro 48 ore, inviando il fedele che ne fa richiesta all’ausiliare dell’esorcista per un colloquio. Nella Diocesi di Como gli esorcisti diocesani ricevono solo le persone inviate dagli ausiliari».
Questo servizio, dunque, svolge un importante ministero di ascolto e di indirizzo. «Chi è incaricato di accogliere le richieste che perverranno alla Segreteria dell’Équipe, è stato appositamente formato, è tenuto al segreto e risponde del proprio operato all’Ordinario diocesano», spiegano i referenti. Chi si rivolge al servizio deve indicare, nel messaggio alla Segreteria, generalità personali, le modalità per essere ricontattato e le motivazioni che hanno portato a chiedere supporto.
Quella dell’Équipe San Michele è un’esperienza significativa e consolidata negli anni, molto simile, nella composizione e nell’operatività, al servizio del Gruppo Gerasa della vicina Diocesi di Milano. Sono tanti i motivi che portano a incontrare il male e il turbamento spirituale: l’allontanarsi dalla vita di fede; la scelta del peccato senza alcun ravvedimento; la ribellione a Dio; il coinvolgimento proprio o di terze persone in sette (per il quale esiste anche un apposito servizio della Polizia di Stato, con il numero anti-sette); la vicinanza a ritualità alternative, alla magia nera, allo spiritismo, alla pratica di malefici, all’invocazione satanica o alla cartomanzia. Sono molteplici, quindi, gli aspetti che possono portare a chiedere questo tipo di supporto, nella consapevolezza che liberare dal male e dal turbamento spirituale è un’alta forma di carità. L’esorcismo non è un rito magico, ma è un percorso, lungo, impegnativo, di forte e diretto coinvolgimento personale (motivo per cui quello telefonico è solo un primo contatto conoscitivo), che porta a ricostruire la vita cristiana, attraverso la preghiera, i sacramenti e le opere di carità, per ritessere la rete di relazione con Dio e con i fratelli.