Fonte: https://www.federesuli.org/2025/02/08/federesuli-condanna-il-vandalismo-alla-foiba-di-basovizza/
Nottetempo sono comparse due scritte davanti al Monumento nazionale della Foiba di Basovizza: ”Smrt Fasizmu Svoboda Norodom” (Morte al fascismo, linbetà ai popoli) e Trst je naš (Trieste è nostra). Un’altra, in italiano “È un pozzo”, probabilmente a voler minimizzare quanto accaduto in quell’area al termine della seconda guerra mondiale. Le stesse sono state rinvenute stamane verso le 6 da alcuni addetti giunti nel recinto della Foiba per iniziare l’allestimento dei palchi per la cerimonia solenne in programma lunedì. A seguire anche un numero, ”161”, “161 come codice per ‘azione antifascista’ (A=1, F=6, secondo l’ordine alfabetico), a volte usato in 161>88 (88 è il codice per Heil Hitler tra ii neonazisti, dato che H=8).
Una squadra di operai ha quindi provato a rimuovere la vernice rossa con l’idropulitrice. Non riuscendo nell’intento il Comune ha provveduto a ricoprire con una pittura grigia. Proprio questa mattina alla Foiba di Basovizza e al Centro documentale era in visita una scolaresca della provincia di Catania. Presenti anche la sottosegretaria Paola Frassinetti e l’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro.
«Esprimo lo sdegno e la condanna delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati per questo ignobile gesto – dichiara Renzo Codarin, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati – Si tratta di un vandalismo compiuto da nostalgici di un totalitarismo condannato dal Parlamento europeo e superato dalla storia. Oggi iniziano ufficialmente gli eventi di Gorizia Capitale Europea della cultura assieme a Nova Gorica: questo è il futuro, questa è la strada da seguire».