Morbegno: progetto Valgreen per lo sviluppo di un turismo sostenibile

Potenziamento della rete sentieristica, realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile, riforestazione: tre interventi inseriti nella Green Community denominata “ValGreen”, sui sei complessivi, che hanno completato il loro iter procedurale e sono prossimi all’avvio. La Comunità Montana Valtellina di Morbegno e undici Comuni del mandamento, Cercino, Cino, Civo, Dubino, Forcola, Mantello, Mello, Morbegno, Talamona, Tartano e Traona, si sono uniti per cogliere le opportunità offerte dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per rigenerare e sviluppare il territorio in chiave turistica, favorendo la fruizione di luoghi dall’alto valore paesaggistico, naturalistico e storico.

≪Si tratta di progetti strategici che si inseriscono in un più ampio programma per la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di un turismo sostenibile – sottolinea il presidente della Comunità Montana di Morbegno Emanuele Nonini -. Grazie agli stanziamenti del Pnrr, insieme a fondi nostri e del Comune di Talamona, sull’Aqst e con il contributo di Regione Lombardia, potremo integrare e potenziare l’offerta turistica del mandamento, creando connessioni tra la costiera retica e le Orobie, recuperando antichi sentieri, ricostituendo un sistema forestale. Interventi per il presente ma che guardano al futuro, affinché il territorio sia pronto a nuove sfide≫.

Il nuovo tratto di pista ciclabile collegherà il Sentiero Valtellina al conoide del Tartano, dalle Retiche alle Orobie, in vista della realizzazione del progetto del Comune di Talamona denominato “Tartasì” che trasformerà l’intera area, fino alla rete sentieristica esistente della Val Tartano. Il progetto definitivo, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta esecutiva dell’ente comprensoriale, presenta interventi tra loro integrati volti a sviluppare una serie di servizi collaterali a favore del turista, secondo un modello di concezione del territorio incentrato su una fruizione sostenibile. Sono previste tre passerelle: sul torrente Roncaiola, sulla linea ferroviaria e sul torrente Tartano, dove un tempo si passava sul ponte di san Bernardo. L’intervento ha un costo di 2,6 milioni di euro, con una quota di 1,245 milioni sul Pnrr.

Il conoide del Tartano è anche al centro del progetto esecutivo, già adottato, che prevede la riqualificazione delle aree demaniali forestali con l’obiettivo di creare un corridoio ecologico, in un’area di quasi otto ettari. L’area boscata di fondovalle rappresenta il collegamento ecologico di maggior ampiezza tra i siti Natura 2000 presenti sui versanti orobici e retici. L’intervento ha un costo totale di 80 mila euro, di cui 30 mila sul Pnrr. L’intervento attua la misura prevista dal Piano di indirizzo forestale della Comunità Montana Valtellina di Morbegno denominata “Ricostituzione delle formazioni della conoide del Tartano”, con l’obiettivo della conservazione e ricostituzione della funzionalità dei sistemi forestali del conoide.

La Giunta esecutiva ha approvato anche il progetto definitivo per la riqualificazione di vie storiche di collegamento del fondovalle con i centri abitati di mezza costa che si caratterizzano per la presenza di numerose tracce di importanza storica del territorio, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere questi percorsi laterali comunemente meno frequentati ma dal notevole potenziale turistico e culturale. Dal percorso di collegamento tra il Sentiero Valtellina, in prossimità dell’Isola della Pescaia, e il Castello di Domofole e la chiesa di San Giovanni Bioggio, nei Comuni di Traona e Mello, all’itinerario tra il Sentiero Valtellina, nel nuovo tratto sul conoide del Tartano, in località San Bernardo, e l’abitato di Campo Tartano lungo l’antica strada di collegamento di Tartano.

Dal Sentiero Valtellina, nei pressi del ponte sull’Adda della Sirta, e il borgo di Sostila, a formare un anello con Campo Tartano attraverso la Val Fabiolo, fino a una variante di questo percorso che collega la Sirta con la località Motta passando da Alfaedo per un anello della Val Fabiolo. Il costo totale è pari a 300 mila euro, di cui 250 mila di fondi Pnrr. L’intervento consentirà di collegare questi percorsi con le attività a valenza turistica, ricettiva e di ristorazione, con particolare attenzione alle aziende agricole in prossimità dei tracciati.

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