Guerra ai rifiuti abbandonati ad Albosaggia

Troppi rifiuti abbandonati in luoghi non deputati. E i costi sono sia di ordine economico che ambientale. Occorre quindi cambiare rotta. La parola d’ordine che il comune di Albosaggia rivolge ai suoi concittadini è chiara. “Sono all’ordine del giorno – spiega il comune in una nota – segnalazioni di abbandoni di rifiuti lungo le strade, nei boschi e nelle piazzole. Questi gesti, frutto di maleducazione e inciviltà, comportano inevitabilmente l’aumento di costi economici e ambientali che ricadono sull’intera collettività”. 

I problemi, spiega il comune, nascono quando “i rifiuti fuoriescono dalla regolare gestione dei servizi ambientali” ma anche “con i rifiuti gestiti con la raccolta porta a porta”. Quest’ultima dovrebbe, fa intendere il comune, essere praticata con maggiore avvedutezza da alcuni cittadini.

“Si tratta di persone in malafede – prosegue la nota del comune – non certo disattenti,  che riversano i loro rifiuti, anche tossici e inquinanti, nelle nostre strade e nell’ambiente, sono dei veri delinquenti ambientali, e infatti i reati di abbandono dei rifiuti vengono pesantemente puniti dalla legge, con ammenda da mille a diecimila Euro e la pena è aumentata fino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, a esempio frigoriferi, motori, tubi al neon e rifiuti contenenti amianto”.   Insomma, spiega il comune, con quest’andazzo non si può continuare. Anche perché la scriteriatezza di alcuni finisce per essere pagata da chi, invece, i rifiuti li smaltisce in modo corretto. “Il comune fa la sua parte- conclude la nota- ma è necessario che ciascuno di noi adotti comportamenti corretti, non solo, è necessario diventare dei controllori ambientali evitando di girarci dall’altra parte quando qualcuno trasforma in discariche a cielo aperto i luoghi nei quali viviamo, farete un favore all’ambiente ma anche alle….vostre tasche”. Da qui l’invito del comune a denunciare alle autorità competenti situazioni di abbandono selvaggio dei rifiuti di cui si sia stati testimoni. 

Condividi:

Post correlati