Carabinieri Cantù arrestati 4 giovani residenti a Cantù. Responsabili di violente aggressioni nel centro canturino

All’alba di oggi, mercoledì 13 Marzo, i Carabinieri di Cantù hanno arrestato quattro giovani pregiudicati, tutti residenti nella stessa città (uno dei quali già detenuto), ritenuti responsabili di violente aggressioni avvenute lo scorso dicembre nel centro di Cantù.

Il provvedimento restrittivo, emesso dal GIP presso il Tribunale di Como, si basa su una dettagliata raccolta probatoria condotta dalla Stazione Carabinieri di Cantù. L’indagine è partita in seguito a un tentato omicidio avvenuto la notte del 21 dicembre 2024 nella centrale piazza Garibaldi: in quell’occasione, e per motivi futili, i quattro arrestati avevano aggredito un giovane di origini tunisine, procurandogli gravi ferite da arma da taglio e mettendo seriamente a rischio la sua vita. Un altro grave episodio si è verificato il 31 gennaio 2025, quando tre dei quattro arrestati, sempre per ragioni futili, hanno aggredito un cittadino italiano in un contesto pubblico, procurandogli lesioni gravi con l’uso di coltelli, suscitando grande allarme tra la cittadinanza.

Le indagini hanno portato a raccogliere un solido quadro probatorio grazie alle testimonianze raccolte, agli inequivocabili riconoscimenti effettuati dalle vittime e all’analisi dei filmati della videosorveglianza comunale, oltre a materiale pubblicato online da testimoni rimasti anonimi.

I fatti si inseriscono in una serie di episodi di violenza riconducibili a un gruppo criminale composto da giovani italiani e immigrati di seconda generazione, tutti residenti nell’area di Cantù. Questo gruppo si era già reso protagonista in passato di azioni violente, che avevano portato all’arresto complessivo di sei persone, ora collegati ai quattro odierni arrestati. In totale, sono quindi dieci i giovani coinvolti in episodi di violenza arrestati negli ultimi mesi.

Per due degli arrestati, inoltre, è stata contestata la violazione del D.A.C.Ur. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane), emesso proprio in riferimento ai fatti precedenti, documentando la loro presenza nelle zone interdette.

Si precisa che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità dei soggetti coinvolti sarà accertata definitivamente solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.

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