La radioterapia è uno dei trattamenti più noti per la cura dei tumori. In pazienti in stadio oncologico avanzato, la stessa terapia può essere utilizzata per alleviare il dolore e in questo caso si parla, appunto, di radioterapia palliativa.
La palliazione mediante radioterapia si caratterizza per tre aspetti fondamentali: il risultato atteso deve essere uguale o possibilmente migliore rispetto a quello di altre terapie palliative; la durata del trattamento non dovrebbe sottrarre al paziente un tempo significativo ed il paziente deve poter beneficiare del risultato ottenuto; la radioterapia palliativa non deve creare ulteriori disagi al paziente o peggiorarne le condizioni. Esperienze internazionali hanno dimostrato che modelli organizzativi dedicati di radioterapia palliativa hanno dato risultati migliori sia in termini di qualità di vita che di qualità delle cure, assicurando, inoltre, una riduzione della degenza ospedaliera. E’ sulla scorta di queste evidenze, che nel maggio del 2017 venne attivato dalla Radioterapia dell’ospedale Sant’Anna un ambulatorio dedicato. Vista la peculiarità della situazione e la necessità di avviare quanto prima i trattamenti, l’ambulatorio prevede un percorso personalizzato e senza attese ed ad oggi sono stati trattati circa 500 pazienti. L’attività si avvale di una collaborazione continuativa e multidisciplinare tra radioterapisti e palliativisti per l’ottimizzazione di un percorso terapeutico integrato.
La presenza costante di personale infermieristico assicura una valutazione della sintomatologia dolorosa riferita dal paziente prima e dopo il trattamento, attraverso l’utilizzo di apposite “scale” validate a livello internazionale. Una volta terminata la radioterapia, infatti, il paziente è contattato telefonicamente a distanza di tre-quattro settimane, per valutare l’efficacia del trattamento e l’impatto sulla sua qualità della vita. La recente collaborazione con i colleghi della Radiologia Interventistica ha permesso, come detto, di integrare i trattamenti ed avviare un ulteriore percorso dedicato ai pazienti con metastasi ossee. La recente collaborazione con i colleghi della Radiologia Interventistica ha permesso, come detto, di integrare i trattamenti ed avviare un ulteriore percorso dedicato ai pazienti con metastasi ossee.