Como: “Pulsante di Alert” negli ospedali, sicurezza rafforzata contro la violenza

La Polizia di Stato di Como ha firmato questa mattina in Prefettura un protocollo d’intesa con ASST Lariana e stilato un Disciplinare di Emergenza con l’Ospedale Valduce di Como, istituendo formalmente il “Pulsante di Alert”.

Alla riunione hanno partecipato oltre al Prefetto Corrado Conforto Galli, anche il Questore di Como Marco Calì, i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Direttore Generale dell’A.S.S.T. Lariana Luca Stucchi, la Procuratrice Speciale dell’Ospedale Valduce Mariella Enoc ed il Direttore del S.S.U.EM. 118.

Il sistema permette al personale sanitario di avere l’accesso esclusivo ad un pulsante di emergenza creando un collegamento diretto, con tecnologia “Punto-Punto”.

Per quanto concerne il Valduce in caso di necessità sarà trasmesso un allarme alla sala operativa del 112 NUE, per la successiva immediata attribuzione dell’intervento alle forze dell’ordine in base al piano coordinato di controllo del territorio.

All’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia, invece, la tecnologia utilizzata prevede in tre reparti la dotazione del pulsante di emergenza: il pronto soccorso, il reparto di psichiatria e il SERT, fatto innovativo per la realtà lombarda.  In questo caso, una volta dato l’allarme da ogni postazione abilitata, si attiveranno immediatamente le immagini delle 25 telecamere istallate che verranno visionate immediatamente ed in diretta dagli operatori della Sala Operativa della Questura di Como che potranno così calibrare il tipo di intervento sempre nell’alveo del piano coordinato di controllo del territorio.La finalità dell’operazione conclusa oggi recita: “Con entrambi i documenti si intende garantire una maggiore tutela del personale sanitario in servizio presso le strutture ospedaliere interessate, assicurando una pronta attivazione e un rapido intervento delle forze di polizia in caso di eventuale aggressione perpetrata dai pazienti e/o dagli accompagnatori in danno di detto personale nei reparti più esposti a rischio”.

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