L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha portato la frontiera adriatica al Salone del libro

di Lorenzo Salimbeni – Cala il sipario sulla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, al quale ha preso parte anche l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che ha allestito al proprio stand, in collaborazione con il Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata, La Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale. Sono state così esposte le più recenti pubblicazioni dell’ANVGD e moltissimo materiale didattico ed informativo inerente le foibe, l’esodo e la storia dell’italianità adriatica nelle sue più ampie accezioni, dalla letteratura all’arte passando per il cinema e lo sport.

La rassegna libraria torinese ha accolto 220.000 visitatori e molto interesse ha riscosso la postazione ANVGD-CDM: «Tra i tanti visitatori che abbiamo avuto – spiega Renzo Codarin, Presidente nazionale dell’ANVGD – in particolare studiosi, giornalisti ed insegnanti si sono soffermati venendo informati sulle attività che l’associazionismo  della diaspora adriatica svolge ed hanno preso contatti per sviluppare collaborazioni, soprattutto in ambito scolastico. La sensibilità dell’ANVGD per la diffusione della nostra storia nelle scuole ha anche fatto sì che sono stati organizzati incontri di approfondimento presso lo stand del Ministero dell’Istruzione e del Merito». Il Presidente dell’ANVGD Torino Antonio Vatta ha infatti portato la sua testimonianza di esule da Zara ad una tavola rotonda dedicata all’importanza della memoria, lo storico Gianni Oliva ha sviluppato importanti considerazioni riguardo i 20 anni trascorsi dall’approvazione della legge istitutiva del Giorno del Ricordo, Egea Haffner (la bambina con la valigia della celebre fotografia diventata ormai icona dell’Esodo) ha raccontato di come la sua storia sia sempre più coinvolgente per gli studenti italiani, sono stati presentati i fumetti realizzati dall’ANVGD come strumento didattico ed i quaderni operativi dedicati alla Frontiera Adriatica realizzati con l’innovativa tecnologia del Meta Liber.

Seguitissimo e di grande prestigio è stato l’appuntamento con il Presidente emerito della Camera dei Deputati On. Luciano Violante, il quale, partendo dalla presentazione degli Atti del Convegno organizzato dall’ANVGD Da “santa” e “maledetta” a Capitale Europea della Cultura. Gorizia tra confini, autonomia e cooperazione transfrontaliera (Walters Kuwer – Cedam, 2023) a cura di Davide Rossi e Davide Lo Presti, ha svolto attente riflessioni con il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna ed il Vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Mario Anzil non solo sulle opportunità dell’evento GO!2025, ma più ampiamente sulla storia del confine orientale italiano. Accostatosi a tale argomento grazie al Prof. Stelio Spadaro, storico esponente della sinistra triestina, Violante ha tra l’altro rilevato che «il fascismo ha messo in atto politiche discriminatorie contro le popolazioni slave, ma ciò non giustifica le stragi delle foibe né è collegato, poiché si trattò dell’eliminazione di coloro i quali si opponevano all’annessione alla Jugoslavia».

Le consolidate collaborazioni istituzionali con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e le Regioni Lazio, Piemonte e Veneto hanno consentito all’ANVGD di avere a disposizione ulteriori eventi. La tragedia delle foibe e dell’esodo è emersa attraverso libri che hanno come protagoniste Nevia Mitton (esule da Valle d’Istria e testimone del difficile reinserimento in Italia in Costretti all’esilio edito quest’anno da Mursia), la già ricordata Egea Haffner (La bambina con la valigia, Piemme 2021, e Album Egea, ristampato dall’ANVGD) ed Erminia Dionis Bernobi (Una vita appesa al filo, pubblicato dall’ANVGD), oggi sarta di successo ma fuggita da ragazzina di notte dall’Istria per non venire infoibata. Mauro Manca ha presentato Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri. Diario di bordo (fresco di stampa per i tipi di Panoramika), resoconto del viaggio compiuto l’estate scorsa con l’imbarcazione Klizia da Fertilia (località di insediamento di profughi giuliano-dalmati in Sardegna) all’Istria, Daniela Velli e Beatrice Raveggi hanno parlato del loro In tempo di pace, pubblicazione didattica ispirata alla vita di Claudio Bronzin, esule polesano e testimone della strage di Vergarolla, mentre Donatella Schürzel ed Eufemia Giuliana Budicin hanno illustrato Osimo negli organi di stampa, rassegna stampa dedicata al Trattato di Osimo ed alla sua mancata rinegoziazione dopo l’implosione della Jugoslavia comunista.

La buona riuscita dello stand dell’ANVGD è dovuta anche alla collaborazione del Comitato di Torino, che ha poi realizzato due riuscitissimi eventi Fuori Salone presso il Circolo Istriani Fiumani e Dalmati, con la presentazione di Album Egea con la Haffner e di Costretti all’esilio con la Mitton.

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