Leggiamo questa riflessione in una delle tante chat della Rete.
«La tecnologia non ha denti se non glielo permette la legge. Bisogna vigilare sui legislatori.
Fino all’altro ieri era possibile pagare le iscrizioni scolastiche con un semplice bollettino postale. Poco dopo bisognava registrarsi sul sito del Miur (Ministero dell’istruzione e del merito) per effettuare i pagamenti. Infine con il sistema PagoPA bisogna essere possessori di carta di identità Elettronica e accedere con CiED o SPID.
Siamo la rana posta nell’acqua fredda che piano piano viene bollita».
Insomma, il progetto del “grande reset” prosegue senza che le persone comuni se ne rendano conto. Chissà quanti dei 536.008 maturandi che in questi giorni affrontano i primi importanti esami della loro vita sanno che cosa sia il Forum economico mondiale di Davos?
Didascalia: rana, immagine di Diana Wolfskin da PixaBay