Presentata, lunedì 20 maggio, a Palazzo Lombardia la prima edizione del Premio Giornalistico ‘Almerigo Grilz’, dedicato al primo reporter italiano caduto in un teatro di guerra dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Il riconoscimento valorizza il lavoro dei giovani giornalisti al di sotto dei 40 anni e può contare su una giuria presieduta da Toni Capuozzo e composta da Maurizio Belpietro, Fausto Biloslavo, Giovanna Botteri, Gian Marco Chiocci, Peter Gomez, Mauro Mazza, Gian Micalessin, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sallusti, Francesco Semprini e Gabriella Simoni.
I vincitori del Premio Giornalistico saranno comunicati questa sera a partire dalle 19 nel corso di un evento in programma al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. Intanto oggi, a Palazzo Lombardia, è stato annunciato che un ‘Premio speciale’ alla memoria è stato attribuito all’inviato di guerra Franco Di Mare, scomparso nei giorni scorsi. “Doveva essere un riconoscimento alla carriera – ha chiosato Gian Micalessin – purtroppo però Franco ci ha lasciati troppo presto”.
Contestualmente è stata inaugurata, nello spazio Isola Set di Palazzo Lombardia, alla presenza del presidente del Senato, la mostra multimediale intitolata ‘Gli Occhi della Guerra’ che ripercorre i maggiori conflitti sullo scenario mondiale dal 1982 attraverso testi, fotografie e video di Almerigo Grilz, Fausto Biloslavo e Gian Micalessin. L’esposizione sarà visitabile con ingresso libero e gratuito da oggi fino al 2 giugno 2024.
“Sono lieta di supportare come Regione Lombardia – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura – un premio pensato per i giovani, che costituisce incentivo a svolgere la professione in modo libero e coraggioso, come ha fatto Almerigo Grilz. Il riconoscimento e la mostra sono un omaggio alla sua figura e un ringraziamento per chi, come lui, ha la forza e la bravura di raccontare i conflitti sul campo, offrendo contributi preziosi per tutti noi”.
“Ricordare Almerigo Grilz – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza – mi coinvolge dal punto di vista emotivo perché ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente: era una delle migliori menti di quel periodo e ha inciso nella vita giornalistica e culturale del Paese. La speranza è che i giovani possano ereditare da lui il coraggio e la passione che metteva nel suo lavoro di inviato di guerra”.
“Queste iniziative – ha detto il presidente del Senato – onorano la memoria di Almerigo Grilz rimediando a un oblio fin troppo lungo. Ho conosciuto molto bene Almerigo, era uno dei miei amici più cari ed era un giornalista che davvero andava sulla prima linea del fronte per documentare i conflitti dimenticati. Mi riempie di gioia il fatto che ora il ricordo venga condiviso da persone di diversi orientamenti politici e culturali. Da amico e da presidente del Senato mi sento di dire grazie ad Almerigo per il servizio che ha svolto a favore dell’informazione e della libertà”.
Almerigo Grilz dal 1982 al 1987 ha raccontato sul campo i conflitti in Afghanistan, Etiopia, Filippine, Mozambico, Iran Cambogia e Birmania. I suoi reportage sono andati in onda sul TG1, Canale 5, CBS (Usa), Antenne 2 (Francia), NBC (Usa), NDR (Germania) e sono stati pubblicati da testate come Panorama, Avvenire, Sabato, Rivista Italiana Difesa, Sunday Times, L’Express e Jane’s Defence Weekly. Grilz muore a 34 anni nel 1987 mentre documenta, cinepresa alla mano, il conflitto in Mozambico.