A Prosto di Piuro la “peregrinatio” di una statua della Madonna sconvolge un’antica tradizione

Un lettore ha inviato in redazione la lettera che qui pubblichiamo, frutto di malumori raccolti tra i fedeli di Prosto di Piuro.

Complice la mitezza del clima, la processione, dedicata alla prima apparizione della Vergine a Lourdes, svoltasi domenica 11 Febbraio a Prosto di Piuro, tra le strade del paese, ha visto una buona partecipazione di fedeli.

L’evento è stato accompagnato dalla Banda di Villa di Chiavenna che ha sapientemente sottolineato i momenti salienti della funzione religiosa e dalla Corale di Prosto orfana del suo storico maestro Nardo Del Barba.

Purtroppo non sono mancati i mugugni: la processione risale al 1939, anno in cui venne inaugurata sopra la Collegiata, la grotta di Lourdes. Da allora si è sempre svolta, salendo fino a Palazzo Vertemate, la processione eucaristica sull’esempio di quella che si tiene ogni sera presso il santuario pirenaico

Dopo il Covid il nuovo parroco, smentendo il discorso programmatico pronunciato al momento dell’insediamento (quindi senza ascoltare né consultare chicchessia) ha completamente stravolto la tradizione – che durava da 80 anni – con profonde radici religiose e liturgiche sostituendovi la “peregrinatio” di una statua della Madonna.

Il malumore ha riguardato anche l’impossibilità per tanti di procurarsi i lumini per pavesare le strade e le case private che, da sempre, venivano approvvigionati dalla parrocchia.

Anche gli ambientalisti si sono espressi e come non essere d’accordo: ai tradizionali flambeaux di carta il titolare della parrocchia vi ha sostituito quelli di plastica imponendo pure il colore bianco anziché il più suggestivo rosso.

La gente lamenta la scarsa attenzione e il mancato confronto sostituito dall’imposizione di scelte che, spesso, non sono in linea con le bellezze artistiche della chiesa parrocchiale e con la sensibilità delle persone.

Processione eucaristica (credit Chiesa di Milano)

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