Da Regione Lombardia 300.000 euro a sostegno dell’avvio e del consolidamento delle associazioni fondiarie forestali. Lo ha stabilito la Giunta approvando la delibera proposta dall’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.
“In Lombardia – ha dichiarato l’assessore Beduschi – il 26% del territorio è coperto da boschi, una percentuale significativa per una regione così densamente popolata. Parliamo di 620.000 ettari che crescono ogni anno del 2,7%: un dato che potrebbe sembrare positivo, ma che spesso riflette l’abbandono delle aree montane e rurali. La sempre più difficile gestione attiva delle foreste, un tempo garantita dalle comunità locali, comporta un aumento del rischio di incendi, contribuisce al dissesto idrogeologico e altera il paesaggio lombardo, portando alla scomparsa dei pascoli montani”. “In questo contesto – ha aggiunto -, il contributo delle associazioni fondiarie forestali è fondamentale e l’approvazione della Giunta consente di garantire 300.000 euro di risorse per la programmazione, la pianificazione e la gestione del patrimonio conferito e di promuovere investimenti volti alla tutela e valorizzazione del patrimonio forestale lombardo”.
Con la misura, Regione riconosce e sostiene le associazioni fondiarie forestali quali soggetti centrali nella valorizzazione del patrimonio agricolo-forestale, nella promozione di processi di ricomposizione e riordino fondiario, nel recupero a uso produttivo di superfici forestali abbandonate o sottoutilizzate, nonché come soggetti capaci di favorire la salvaguardia del territorio.
La misura si pone l’obiettivo di rafforzare le associazioni esistenti, anche di recente costituzione, in termini di competenze per la programmazione, pianificazione e la gestione del patrimonio ad esse conferito e di promuovere investimenti volti alla tutela e valorizzazione del patrimonio forestale lombardo.
Le risorse sono erogate a rimborso delle spese sostenute entro il 2026, per la realizzazione di un progetto di investimento triennale (2024-2026) e fino a un massimo di 75.000 euro.