La Polizia di Stato di Como, sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Como, ha notificato questa mattina, giovedì 9 Gennaio, a un 32enne di origine tedesca, senza fissa dimora e con numerosi precedenti penali, la misura cautelare del divieto di dimora a Como. Tale provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale locale.
La vicenda ha origine all’inizio del 2024, quando il sagrato della chiesa in via Monti è stato occupato da un ampio giaciglio allestito da un 32enne. L’uomo, accompagnato da un cane di razza Amstaff, che di solito non portava né guinzaglio né museruola, aveva sistemato tutte le sue masserizie personali. Oltre a bloccare completamente l’accesso ai fedeli, disturbava continuamente il parroco e i passanti, minacciandoli e creando un forte senso di paura tra i residenti della zona.
Nel tempo, nonostante i ripetuti tentativi di persuadere l’uomo a trasferirsi altrove, gli interventi della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine sono aumentati. Queste azioni, spesso sollecitate dai cittadini spaventati e minacciati, hanno portato alla segnalazione immediata di diversi episodi criminosi all’Autorità Giudiziaria.
L’uomo, in numerose occasioni documentate dalle relazioni delle forze di Polizia, ha dimostrato un comportamento oltraggioso, violento e minaccioso verso chiunque tentasse di interagire con lui. Spesso ha impedito l’accesso alla sacrestia della chiesa e, talvolta, ha incitato il suo cane contro chi cercava di farlo ragionare. Nel frattempo, il Questore di Como, Marco Calì, ha emesso nei suoi confronti la misura preventiva del DACUR, includendo il divieto di stazionamento in quell’area.
Numerose informative di polizia sono giunte al tavolo del Pubblico Ministero nel corso dell’anno, illustrando l’elenco dei reati commessi dal 32enne. Questi reati spaziano dalle minacce alla resistenza a Pubblico Ufficiale, dall’invasione di terreni alla violazione del Dacur, fino all’assoluta inosservanza di vari provvedimenti amministrativi notificatigli per arginare il problema. Di conseguenza, l’intero fascicolo è stato sottoposto al G.I.P. di Como, che ha emesso la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Como.
L’uomo, noto per la sua pericolosità sociale, aveva più volte occupato le panchine del parco di via Vittorio Emanuele, vicino al municipio. Qui, spesso ubriaco e molesto, minacciava e spaventava i bambini che volevano giocare, costringendo le mamme ad allontanarsi.