Sgombriamo subito il campo dall’equivoco: “Angeli… il risveglio” (Il Gufo Editore, pp. 114, € 18), scritto da Paolo Lorenzini, poliedrico uomo di comunicazione di un importante istituto di credito internazionale, può essere letto con trasporto e coinvolgimento o aborrito e rifiutato con scherno.
Noi apparteniamo alla prima categoria di lettori perché, a mano a mano che ci siamo avventurati nelle pagine del libro, abbiamo avvertito la forza spirituale con cui l’Autore ha lasciato che a guidare la mano che impugnava la penna fosse più il cuore che il cervello, l’anima più che la mente.
Il testo di Lorenzini va ben oltre un accorato inno all’Angelo custode; è un viaggio negli abissi del mondo eterico alla luce della fede cristiana.
«Il fatto di essere il tuo custode mi porta ad avere grandi responsabilità nei tuoi confronti», si legge a pagina 23. «È per una scelta d’Amore che sono sempre in punta di piedi vicino a te, anche quando non mi parli, non mi percepisci, o peggio ancora quando metti in atto azioni contro il bene, la morale, l’etica… in quel preciso momento prego profondamente per te perché ti possa ritrovare e possa essere quella goccia d’acqua pura nella quale si riflette il volto di Cristo! Ti accarezzo il viso, senza far rumore, in punta di piedi… per te voglio tutto il bene possibile!».
Affermata la benefica presenza dell’Angelo custode, l’Autore passa al vero obiettivo che si propone di raggiungere (e che con garbo ripropone insistentemente al lettore): il risveglio della coscienza.
Afferma a pagina 61 Lorenzini: «È nella semplicità delle piccole cose che si ritrova il sorriso, non nelle cose eclatanti che, troppe volte, lasciano il tempo che trovano. Anche se non è più di moda, riprendi in mano il messaggio di Gesù, Colui che è la via della luce, nella verità, e rileggi la parabola dei talenti. Il gioco è finito. Ora, più che mai, bisogna fare sul serio. Risvegliati, sii te stesso e, dal profondo del tuo cuore, ama senza limiti».
A risvegliare l’anima dell’Autore è stata una saggia signora, Palmira, incontrata pochi anni prima che morisse dopo essere stata un’esemplare maestra di vita spirituale.
Per avere ricevuto tanto bene da Palmira, Lorenzini sente il dovere di restituirne, almeno una parte, ad altri. Nasce anche da qui il suo frenetico desiderio di annunciare l’importanza del risveglio interiore.
Sostiene quindi convinto: «Rifletti, stai vivendo in una dimensione nella quale la vita interiore è più che mai disconosciuta; è come se l’unica realtà imperante sia quella materiale. Tu esisti in relazione a quanto possiedi, a quanto ostenti, alla capacità di accumulare il più possibile denaro e materialità (…). Abbatti questo sistema becero, che tenta in tutte le maniere di soffocare la vita interiore, che impedisce di vivere il silenzio e di ascoltare la voce del cuore».
Concepito per essere facilmente maneggiabile il libro ha gli ingombri del tascabile e può essere letto, come spiegato nella seconda pagina di copertina, «di seguito o saltando al capitolo che più ti risuona».
“Angeli… il risveglio” è un azzeccato manuale per spingere l’anima del lettore ad innalzarsi su una dimensione più alta aiutandola a vedere ciò che prima non notava, ascoltando voci che prima non sentiva e distinguendo profumi che prima non percepiva.
Unico neo della prima edizione, eliminabile nelle successive che auguriamo numerose, è di non avere specificato che i proventi del libro sono destinati ad un’opera sociale di un padre salesiano missionario in un Paese africano.