Qualche osservatore sostiene che i dazi sulle merci europee imposti dal presidente Trump avrebbero lo scopo di frantumare l’Unione Europea. Per consolidare la propria leadership sull’Occidente il Governo statunitense metterebbe in pratica l’antica formula del “divide et impera”. Da qui l’appello a serrare le fila lanciato da tanti esponenti ai vertitici dell’Unione, delle sue istituzioni e dei singoli Stati. Il messaggio reiterato da gran parte dei media è chiaro: dobbiamo essere uniti per opporci a Trump che vuole asservire gli europei. Aldilà delle buone intenzioni di mostrarsi compatta come una…
LeggiAutore: Alberto Comuzzi
Il caso Almasri accentua la diatriba tra Governo e Magistratura
È sotto gli occhi di tutti lo scontro tra il Governo, sostenuto dalla maggioranza parlamentare e la Magistratura appoggiata dall’opposizione. La liberazione del generale libico Almasri ha innescato un duello che va oltre i limiti di una furibonda diatriba. C’è qualche analogia con quanto sta accadendo al capo del Governo, Giorgia Meloni e la travagliata vicenda vissuta da Silvio Berlusconi quando, il 22 Novembre 1994, a Palazzo Reale a Napoli, nel corso di una conferenza internazionale, si vide recapitare un avviso di garanzia. La vera questione non è se il…
LeggiEh…no, l’Italia non è il ventre molle d’Europa
Toh… adesso scopriamo che il nostro Paese, una formichina con meno di 60 milioni di abitanti, ha un posto nel mondo che non può essere ignorato. All’improvviso apprendiamo di essere dei qualificati maestri in tantissimi settori: artigianato, sartoria, architettura, arte, gioielleria, profumeria, cucina e persino bevande. Le 4 “A” del made in Italy sono innegabili eccellenze: abbigliamento (e beni per la persona), arredamento (e articoli per la casa), automotive (inclusa la meccanica) e soprattutto agroalimentare. L’Italia, grazie all’Aeronautica militare, è tra le potenze mondiali, con Stati Uniti, Cina e India,…
LeggiLe proposte educative di Valditara squassano l’ideologia woke
C’è un clima di grande attesa che sfiora l’euforia in coloro che hanno gioito per la rielezione di Trump alla Casa Bianca. Certamente il ritorno di The Donald, definito dall’edizione online del Corriere della Sera «maestro del caos», ha già creato una serie di sommovimenti in molti Paesi, a partire dal nostro. Grande allarme hanno destato tra i suoi oppositori i provvedimenti che ha già annunciato di voler prendere in materia di sanità, di sicurezza, di ecologia e di sviluppo energetico e per di più con l’appoggio di Elon Musk,…
LeggiGrazie a Trump e a Putin in ritirata le élite globaliste
Non ha sortito grande clamore nei media italiani (quelli del mainstream, che ancora persistono nell’inquinamento delle coscienze) la notizia che il premier canadese, Justin Trudeau, entro Marzo, si dimetterà. A comunicare tale decisione è stato lui stesso nel giorno dell’Epifania. L’uscita di scena del capo del governo canadese è un duro colpo per Klaus Schwab, promotore del Forum economico di Davos che ha dato origine al progetto globalista e alla connessa ideologia woke. Trudeau, infatti, era uno degli alfieri di Schwab che ora deve registrare pure la sempre più irrilevante…
LeggiLo stop all’islamizzazione verrà dai popoli dell’Est?
Nel Vecchio Continente vivono stabilmente oltre 30 milioni di musulmani. Purtroppo la loro integrazione stenta a procedere. L’Unione europea ha registrato, tra il 2019 e il 2021, ben 29 complotti jihadisti, censiti insieme a quelli di estrema destra ed escludendo, non si comprende con quale criterio, gli altri di sinistra o di matrice anarchica. Mancano dati sull’ultimo triennio. Si ha l’impressione che i vertici dell’Ue sottovalutino il pericolo del processo d’islamizzazione che procede, senza interruzione, da oltre un trentennio. I recenti attentati a Magdeburgo (Germania) e a New Orleans (Usa),…
LeggiGli intellettuali onesti lo riconoscono: torniamo al cristianesimo
Intervistato dal “Corriere della sera” l’antivigilia di Natale, il filosofo Massimo Cacciari ha spiegato che la tragedia odierna sta «nella scristianizzazione. Nel fatto che non si ascoltano più le parole di Gesù. Puoi benissimo non credere in Dio, non credere che Gesù sia il Lógos che sta presso Dio eccetera, ma le sue sono parole di una figura storica, pronunciate e trasmesse. Qui non c’entra la “morte di Dio” alla Nietzsche. Sono le parole del Vangelo, le Beatitudini, il Samaritano, che oggi tacciono». Qualche giorno prima su “La Verità” Marcello…
LeggiLa burocrazia fa bene solo ai burocrati
Elon Musk, l’imprenditore sudafricano naturalizzato americano più ricco del mondo, ha attaccato recentemente la Commissione europea definendola “un monumento alla burocrazia”. Donald Trump, che il 20 Gennaio, rientrerà alla Casa bianca, gli ha affidato l’incarico di dirigere, insieme ad un altro imprenditore, Vivek Ramaswamy, il Doge (Department of Government Efficiency, Dipartimento dell’efficienza). Questo organismo avrà funzioni di consulenza e non farà parte della nuova Amministrazione statunitense. In pratica avrà il compito di tagliare i costi della macchina statale dopo averne individuato gli sprechi, riducendo in tal modo la burocrazia. Trump…
LeggiLa leadership di Giorgia Meloni fa soffrire Mario Draghi
«La leadership franco-tedesca si è indebolita ma non vedo altre leadership che sono emerse capaci di dirigere l’Europa verso un futuro comune. C’è un vuoto di leadership, ma bisogna avere pazienza e attendere i risultati delle elezioni tedesche. Poi ne riparleremo. La Commissione europea avrà molto più funzione di guida per l’Europa. Se l’Europa andrà più in direzione sovranista come si porrà di fronte alle necessità di percorrere una strada dove solo l’integrazione di alcune aree permette quel salto di qualità che l’Europa chiede perché sopravviva dal punto di vista…
LeggiUrso ed Elkan giocatori di squadre dello 0 a 0
È radicalmente cambiato il mondo da quando l’avvocato Gianni Agnelli, proprietario della Fiat, sosteneva che «ciò che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia», concetto che egli stesso avrebbe successivamente addolcito con «quello che è male per Torino è sempre male per l’Italia». Resta il fatto, però, che gli italiani, per tenere in piedi la Fiat, oggi Stellantis, hanno tolto dalle proprie tasche 220 miliardi di euro in 40 anni. Quando la Fiat era in crisi, gli Agnelli chiedevano ai Governi cassa integrazione o incentivi economici minacciando di…
Leggi