Bergamo cresce: Regione Lombardia accelera le infrastrutture

La Regione come istituzione in grado di agevolare la realizzazione delle infrastrutture, agendo su due direttrici: da un lato lo stanziamento delle risorse e dall’altro l’interlocuzione con gli enti e i soggetti attuatori delle opere. L’obiettivo è sbloccare i cantieri, realizzare gli interventi, agevolare le manutenzioni e raggiungere i risultati chiesti da cittadini e imprese.

È quanto emerso oggi nel corso del convegno ‘Bergamo 2030: il futuro delle infrastrutture e lo sviluppo economico della regione e del territorio bergamasco guardano anche all’Europa’ che si è svolto nel capoluogo orobico nell’ambito della Fiera Edil.

Al tavolo dei lavori, promossi e coordinati dall’assessore regionale alle infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi, si sono alternati le principali istituzioni e realtà socio-economiche locali per un dialogo finalizzato a tracciare un quadro della situazione e a rinsaldare le fila rispetto alle sfide infrastrutturali ed economiche che riguardano il territorio bergamasco.

“Bergamo e il suo territorio – ha detto l’assessore Terzi – sono centrali dal punto di vista economico, basti pensare che la manifattura bergamasca è una delle più importanti d’Europa. Scontiamo però un gap infrastrutturale che affonda le radici nei decenni passati ma che, con un lavoro costante e sinergico, stiamo progressivamente colmando. Le infrastrutture sono la leva decisiva per la crescita e per restare competitivi nel contesto europeo e internazionale. Bergamo è il cuore di una Lombardia che ha i numeri di uno Stato europeo di medie dimensioni con 10 milioni di abitanti e, se fosse un’economia nazionale, il decimo Pil dell’Unione europea, oltre a essere uno dei quattro motori d’Europa: servono dunque infrastrutture digitali e materiali adeguate per connettere i territori, potenziare le reti di mobilità e garantire un miglior equilibrio tra aree urbane e aree interne e rurali, oltre all’integrazione con le altre realtà italiane ed europee. In particolare, la Lombardia deve perseguire una politica di sviluppo policentrico che guardi all’accessibilità e all’attrattività di tutti i territori”.

Decisivo il tema delle risorse: “A livello lombardo – ha proseguito Terzi – siamo riusciti in questi anni a convogliare sui territori fondi per oltre 18,9 miliardi tra Piano Lombardia, PNRR e PNC (Piano Nazionale per gli investimenti complementari). Il 71% di questi finanziamenti, quindi circa 13,3 miliardi, sono destinati alla realizzazione di infrastrutture e all’acquisto di beni durevoli, con le infrastrutture di trasporto che incidono per oltre la metà del totale di questi investimenti. Per quanto riguarda la Bergamasca solo i 4.887 interventi finanziati col PNRR ammontano a 1,6 miliardi di euro”.

Un volano di sviluppo è rappresentato anche dalle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 che hanno consentito di attrarre 4,5 miliardi di euro in Lombardia, di cui 374 milioni di fondi regionali, destinati agli interventi sulla rete stradale (2,1 miliardi) e ferroviaria (2,4 miliardi).

FOCUS SU BERGAMO – Tra le opere legate all’eredità olimpica, sul territorio bergamasco si segnalano il nuovo collegamento ferroviario Bergamo – Orio al Serio i cui lavori sono in corso, la Variante di Trescore Entratico per la quale l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE) è attesa entro la fine dell’anno, e la Variante di Cisano Bergamasco cofinanziata dalla Regione con 5 milioni di euro e per la quale è stato avviato il cantiere.

Restando in ambito bergamasco, Regione Lombardia ha svolto un ruolo determinante per finanziare o agevolare la realizzazione di opere come il Rondò dell’autostrada A4 finanziato con 29,5 milioni di euro dal Piano Lombardia e concluso con sei mesi di anticipo sul cronoprogramma e la riqualificazione dello svincolo autostradale di Dalmine anch’essa recentemente terminata.

Per quanto concerne la Bergamo-Treviglio, le procedure approvative che riguardano la Conferenza dei Servizi e la VIA (valutazione di impatto ambientale) saranno svolte nel corso di quest’anno. Senza dimenticare l’impegno anche per altre infrastrutture viabilistiche come la Variante di Boltiere, la Variante di Cerete e il collegamento Terno – Calusco.

Rilevanti anche i circa 40 milioni che la Regione ha stanziato per cofinanziare la realizzazione metrotranvia T2 Bergamo-Villa d’Almè e l’azione di interlocuzione col Governo centrale per finanziare a sbloccare opere attualmente in corso di realizzazione come la riqualificazione della stazione e del nodo ferroviario di Bergamo e il potenziamento della ferrovia Ponte San Pietro – Bergamo.

“Sono interventi che guardano al futuro – ha evidenziato Terzi – e determinano miglioramenti sensibili sul tema della mobilità, restando nel contempo focalizzati anche sulla manutenzione e la messa in sicurezza della rete esistente. Andiamo avanti con metodo lombardo e bergamasco per raggiungere traguardi concreti con l’ascolto e il supporto di tutti gli attori territoriali in campo”.

All’evento, il primo di una ‘due giorni’ in Fiera incentrata sul tema infrastrutturale, hanno partecipato anche il sindaco di Bergamo, Elena Carnevali; il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi; il vicepresidente Camera di Commercio Bergamo, Giovanni Zambonelli; il segretario generale Cisl Bergamo, Francesco Corna; il presidente Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati; il delegato Imprese & Territorio, Paolo Doneda; il presidente Ance Bergamo, Vanessa Pesenti; il presidente Sacbo, Giovanni Sanga; il presidente Coldiretti Bergamo, Gabriele Borella; il presidente Confartigianato Bergamo, Giacinto Giambellini; il vicepresidente Confcommercio Bergamo, Luciano Patelli.  

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