Bicentenario dello Stelvio: sei mesi di festeggiamenti, culmine il 5 e 6 Luglio

Icona delle Alpi, cerniera di connessione, capolavoro ingegneristico, la strada dello Stelvio, inaugurata il 6 Luglio 1825, quest’anno festeggia i suoi duecento anni. È la strada dei record: la più alta carrozzabile europea a collegare tre regioni, che s’inerpica fino ai 2758 metri del Passo dello Stelvio, per 46,5 chilometri di lunghezza, con 88 tornanti e sette gallerie. Molto più di un collegamento, ambita meta turistica e sportiva, a duecento anni dalla sua costruzione, la ricorrenza è l’occasione per una riflessione sul significato e sul ruolo che riveste oggi.

Per la presentazione pubblica delle iniziative del bicentenario, che segue gli incontri e la condivisione con i diversi attori, l’Amministrazione comunale ha scelto la Stua Granda di Palazzo De Simoni e l’ultimo degli appuntamenti con “Leggi Bormio”, l’incontro con l’autore di “Una mattina sulla strada dello Stelvio”, Stefano Bedognè, in programma nella serata di ieri.

Dopo il benvenuto dell’assessore alla Cultura Paola Romerio Bonazzi, è toccato al sindaco Silvia Cavazzi illustrare il programma dei festeggiamenti, tra eventi specifici e manifestazioni ricorrenti in edizione speciale, da aprile a ottobre, con l’acme che si raggiungerà il 5 e 6 luglio con la celebrazione ufficiale. Al Passo, che i partecipanti potranno raggiungere con un servizio navetta, verranno allestiti un palco, mercatini e stand gastronomici: sono previste sfilate di carrozze trainate da cavalli, esibizioni di bande e cori.

Una grande festa collettiva, con la chiusura al traffico della strada su tutti i lati, che unirà i tre territori, Valtellina, Engadina e Val Venosta. «I festeggiamenti – ha detto il sindaco Cavazzi – sono l’occasione per ricordare e divulgare la storia di questa strada, dalle sue radici agli eventi che l’hanno vista protagonista attraverso documentari, immagini e testi, ma grazie ai laboratori che apriremo alla gioventù di Bormio guarderemo anche al futuro». Sono stati predisposti un logo, con il numero 2 a formare una doppia curva in omaggio ai tornanti, e il merchandising che lo veicola: maglie, cappellini, matite, portachiavi, borracce e tazze per conservare il ricordo di chi parteciperà. Si comincerà il 26 aprile con la proiezione del docufilm di Alessandro Melazzini “Stelvio. Crocevia della pace”, nella Sala congressi di Bormio Terme, per proseguire il 28 Maggio con l’arrivo della tappa del Giro d’Italia. Seguiranno la Stelvio Santini e il passaggio delle Ferrari, l’inaugurazione della scultura “Battito”, donata da Marco Alberti, in prossimità del tornante Folgore, e, dopo le celebrazioni per la ricorrenza del 5 e luglio, la Settimana del ciclismo. Si proseguirà con manifestazioni sportive ed enogastronomiche e con rievocazioni storiche. Il programma per il versante lombardo dello Stelvio nasce dalle linee di indirizzo dettate dal Comitato Istituzionale, che coinvolge, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comune di Bormio, Ersaf e Parco Nazionale dello Stelvio, Fondazione Bormio e Anas, concretizzate negli eventi coordinati dal Comitato operativo, composto dallo staff di collaboratori della Multiservizi Alta Valtellina, dell’Apf Valtellina, della Fondazione Bormio e di Ersaf.

Al termine della presentazione degli eventi per il bicentenario, è stato introdotto Stefano Bedognè, un albergatore con un passato da biathleta professionista, innamorato della strada dello Stelvio, alla quale ha dedicato un romanzo breve, “Una mattina sulla strada dello Stelvio”, uscito nel 2024, in cui finzione e realtà si sovrappongono. «Un libro che dovrebbe essere conservato nelle biblioteche di tutte le case – ha detto l’autore durante la presentazione -, che ho scritto per fissare tra le righe l’immagine del presente». Silvano e Giovanni sono i personaggi di finzione ma la vera protagonista è proprio la strada. Un altro omaggio, l’ennesimo, a sancire lo stretto legame tra Bormio e lo Stelvio.

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