Cantù ipotesi accordo di programma centro diurno per 45 persone con disabilità e 11 minialloggi

La realizzazione di un complesso edilizio socioassistenziale di proprietà del Comune di Cantù dove trasferire i due Centri diurno disabili (CDD) oggi esistenti a Cermenate e Capiago Intimiano (CO), che ospitano rispettivamente 30 e 15 persone, e la creazione di un’area destinata al programma ‘Dopo di Noi’ costituita da 4 minialloggi che potranno accogliere 11 utenti.

È quanto prevede l’ipotesi dell’Accordo di programma approvata dalla Giunta regionale su proposta del presidente, Attilio Fontana di concerto con gli assessori Massimo Sertori (Enti locali e Programmazione negoziata), Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Guido Bertolaso (Welfare).

In via Baracca a Cantù, in un’area di circa 6.100 mq, verrà dunque realizzato un edificio di due livelli separati. Al piano inferiore verranno trasferiti i CDD di Cermenate e Capiago che avranno autonomia di ingressi e di funzionamento, condividendo solo le parti di servizio, la palestra e il laboratorio di falegnameria. Il piano superiore, invece, sarà destinato ai minialloggi. I due livelli saranno collegati solo con un vano scala (con ascensore) di servizio, a cui non avrà accesso l’utenza.

“Abbiamo condiviso subito – commenta Fontana – la proposta del Comune di Cantù. Sostenere concretamente le persone che hanno più bisogno e le famiglie è da sempre una nostra priorità e, con questo nuovo centro siamo certi di offrire loro un’opportunità in più”.

“La Regione – continua Sertori – sostiene il progetto con 2,5 milioni di euro (500.000 alla sottoscrizione e all’approvazione dell’intesa con decreto, 1 milione nel 2025, 750.000 euro nel 2026 al raggiungimento del 60% dei lavori previsti e un saldo di 250.000 euro post collaudo). Si tratta di una struttura che era necessaria per il territorio e attesa da tempo. Un intervento che risponde alle reali esigenze dei cittadini canturini, e non solo”.

“La nostra priorità – ha aggiunto l’assessore Lucchini – è quella di migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, potenziando interventi che sviluppino percorsi di vita rivolti all’autonomia e sempre più personalizzati e integrati. Resta dunque fondamentale creare le condizioni strutturali e gli adeguati contesti tecnici innovativi per una integrazione delle politiche e delle risorse del sistema sociale con quelle del sistema sociosanitario e sanitario”.

“In quest’ ottica – ha aggiunto – è importante mettere al centro la capacità di un territorio, come quello canturino, di integrare interventi di sostegno abitativo e sociale con specifici supporti di cura, assicurando la qualità di vita delle persone che scelgono di co-abitare. La persona diviene protagonista del proprio progetto di vita, tenuto conto delle sue risorse, dei suoi bisogni, delle sue relazioni, dei suoi desideri ed obiettivi, in un’ottica di affermazione del diritto all’autodeterminazione”.

“Un progetto lungimirante – conclude l’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi – che risponde alle esigenze di diversi comuni del Canturino. Non posso che essere orgoglioso di questo accordo che vede anche l’adesione dell’Azienda speciale Consortile Galliano. Per me fondamentale che una comunità possa garantire un supporto adeguato e inclusivo a coloro che vivono la disabilità, con riduzione nell’autonomia e Dell’autosufficienza, promuovendo processi che permettano loro di vivere la migliore qualità di vita possibile”.

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