I controlli effettuati e i risultati ottenuti negli ultimi giorni esprimono in modo evidente l’impegno e l’efficacia del lavoro quotidiano dei militari, che hanno effettuato 340 posti di controllo, controllando 700 persone e 250 veicoli.
Inoltre, in seguito ai drammatici eventi della notte del 2 giugno in Cantu’, dove si sono verificati gravi disordini e tre persone sono state gravemente ferite, i militari anche in quell’occasione hanno contrastato con efficacia il fenomeno delle “baby gang”, vedendo il proprio lavoro investigativo confermato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto la misura cautelare del collocamento in comunità di tre minori ed ha confermato la permanenza in carcere del 18enne, tutti e quattro accusati di reati molto gravi e per i quali l’Aliquota Operativa del N.O.R. di Cantu’ sta proseguendo le indagini.
Sempre in questo ambito di controlli, nel pomeriggio di ieri la Stazione Carabinieri di Mozzate ha proceduto all’arresto in flagranza di reato per falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità personale ed oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale di un 14enne con precedenti di polizia che si era allontanato volontariamente da casa. La mamma del 14enne chetemeva una disgrazia, avvisava i militari mozzatesi che rintracciavano il ragazzino all’interno del “Parco Castello” di Carbonate. Il giovane che si trovava in compagnia di alcuni amici, forniva una falsa generalità ai militari e solo l’intervento della madre ne permetteva l’identificazione. Poco dopo e senza motivo, il giovane aggrediva fisicamente la propria madre ed i militari, ingiuriandoli con frasi offensive e cercando di scappare, motivo per cui i militari dovevano procedere all’arresto dell’adolescente.
Nonostante tutti questi dovuti interventi di carattere investigativo e repressivo nei confronti dei giovani adolescenti, l’Arma porta avanti una campagna di sensibilizzazione denominata “Cultura della Legalità”, poiché è parte integrante della propria azione a tutela della sicurezza la realizzazione di interventi educativi finalizzati ad accrescere nelle nuove generazioni un più ampio rispetto delle regole, riservando particolare attenzione al mondo scolastico. In questo ambito vengono promossi annualmente incontri didattici con le scolaresche a valenza socioeducativa, incentrati sulla formazione della cultura della legalità, con attività di divulgazione, proiezioni di filmati, interventi di articolazioni specialistiche e visite alle caserme. Si è alla ricerca di soluzioni comunicative espressamente rivolte alle nuove generazioni, per diffondere la conoscenza del proprio ruolo al servizio della collettività nella crescita sociale, economica e democratica del Paese e divulgare le opportunità professionali e di studio riservate alle fasce giovanili, riconoscendo la necessità di attivare forme di collaborazione con le istituzioni ed altri soggetti pubblici, per realizzare iniziative di reciproco interesse, di prestigio e di alta valenza istituzionale a favore dei giovani, promuovendo attività volte a diffondere i principi di legalità e rispetto, di tutela dei diritti umani e dei valori sui quali si fonda la società, indispensabili per garantire la sicurezza e la convivenza civile.
Le altre attività di controllo, proseguite in tutto il territorio di competenza hanno portato i militari della Stazione di Lurate Caccivio ad eseguire un’ordinanza di revoca della misura dell’affidamento in prova, con il conseguente accompagnamento in carcere di un pregiudicato 47enne. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria in seguito alle continue violazioni delle prescrizioni imposte, documentate dai militari luratesi.
I controlli proseguiranno nel fine settimana, in particolare nel centro di Cantu’, con un massiccio impiego di carabinieri della S.I.O., di militari della Guardia di Finanza ed agenti della Polizia Locale canturina, al fine di prevenire ogni forma di disordine e restituire il centro della città alle famiglie.