ESALTAZIONE DELLA CROCE Una festa strana, quella di oggi. Certamente fuori tendenza. Forse nelle epoche passate la croce era guardata con più devozione, la sofferenza era considerata una buona occasione per purificarsi e, a volte, era considerata l’unica offerta da presentare a Dio. Saremmo ancora capaci di vedere nelle nostre personali fatiche un canale d’unione più intensa con Dio? Ognuno risponderà guardando alle proprie esperienze: quando soffrivo mi sono buttato con più decisione tra le braccia di Dio? Gesù oggi allude ad un gesto misterioso di Mosè, quando il Signore gli…
LeggiCategoria: Locanda della parola
Luce
Essere consapevoli di non vederci bene. Forse è questo l’unico modo per iniziare a camminare. I passi falsi si compiono quando si crede di vedere, quando si è certi di conoscere la strada, di sapere tutto della vita e degli altri. La verità è che non ci vedo, sono cieco come te. Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non possiamo giocare al gioco della guida e del guidato, del maestro e del discepolo. Bel gioco indubbiamente, per entrambi i ruoli. Perché anche l’obbedienza passiva ha la sua comodità, esonerando la…
LeggiParlami
Apriti! Non restare chiuso in te stesso, raggomitolato sui tuoi tristi pensieri. Parlami, ascoltami. Siamo in una società sordomuta, dove è difficile essere ascoltati ed è difficile trovare chi parli e non si tenga tutto dentro. Strano, perché tutto è “social”. Ma c’è da chiedersi se ciò che viene messo in mostra sia la verità o l’apparenza. Effatà! Apriti! Parla, comunica, dillo. Certo, pesa le parole e decidi a chi parlare, ma sappi: le parole non dette, restano non dette. A furia di tacere, dimenticherai come parlare. Se non parli, dimentichi le parole.…
LeggiReligione
Continua il discorso di ieri. Continua la tensione tra religiosità e fede. Nessuno può pensare di trasportare vino senza otri, di vivere la propria fede in Dio senza una religione. L’uomo è fatto di gesti simbolici, è il suo modo d’esprimere ciò che a parole non riesce a dire. Eppure gli otri non sono più importanti del vino, né la religiosità viene prima della fede. La religione contiene, dà un argine e un riparo alla fede. La fede infatti non è costante, la si può perdere in poco e per…
LeggiPerché i tuoi no?
Tutte le religioni hanno in comune il desiderio di Dio. Tutte tendono a Lui e lo cercano in modi vari eppure simili: preghiere, riti, digiuni, elemosine. Per questo erano stupiti che Gesù non imponesse digiuni e ritualità ai suoi discepoli che invece mangiavano e bevevano senza particolari limiti. C’era bisogno di qualcosa di nuovo, di inaudito, che desse il via ad una maniera diversa di camminare con Dio. Nessun cibo vietato, nessuna imposizione di abiti, di taglio di barba o capelli o copricapo. Iniziava per l’umanità l’era dello Spirito. Ovunque si sarebbe potuto…
LeggiDal mercato
Più che comprensibile la norma igienica di lavarsi bene le mani al ritorno dal mercato. Ci siamo passati anche noi e dovremmo averlo imparato. In una società in cui ogni norma, se c’era, era religiosa non ci stupisce che l’obbligo di abluzioni fosse scritto nella Bibbia e nelle sue varie interpretazioni. Quello che Gesù contesta non è certo l’igiene, bensì la confusione delle regole umane con quelle divine: Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. Il tentativo di Gesù è quello di far ragionare le persone perché da…
LeggiTrafficare
Come la parabola di ieri non era sulla generosità, quella di oggi non vuole parlare di giustizia né di economia. Non c’è bisogno infatti di una parabola per capire che davvero a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. I ricchi infatti sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. La parabola però parla d’altro. Narra di un uomo che ha paura a mettersi in gioco, a scommettere su se stesso e sui propri sogni. Parla di chi ha…
LeggiArdere
Conviene sapere due cose per comprendere questa parabola. 1.Da noi è la sposa ad essere accompagnata dalle damigelle. A quei tempi era lo sposo che arrivava a casa della sposa accompagnato dalle ragazzine che gli andavano incontro. 2.Lampade andrebbe tradotto con fiaccole. Erano bastoni alla cui sommità era avvolto tessuto. Questa parte veniva immersa in un recipiente d’olio e doveva assorbirlo tutto. Solo una dose completa faceva ardere la fiaccola. Dare un po’ di olio era quindi perfettamente inutile: Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi”. Il tema della parabola non…
LeggiIl passo
Da chi, da chi andremo? Da chi mai dovremmo andare? È sempre meglio seguirti cadendo che seguire altri a passo spedito. Non ci importa di marciare a muso duro, non vogliamo sentire battere i tacchi a ritmo di tamburo. Da chi dovremmo andare? Forse dovremmo seguire uno dei tanti Presidenti dittatori che stanno rendendo il mondo un campo di battaglia? O forse dovremmo rifugiarci a pregare all’ombra delle sottane di qualche tradizionalista amante del latino? Da chi andremo Gesù? Se non ti seguiremo per amore, ti seguiremo per necessità. Abbiamo bisogno di te perché…
LeggiGli angeli
Nazareth? Può forse venire qualcosa di buono da Nazareth? Mi pare di saperla questa storia. Quella di chi, quando dice da dove viene, non vede che occhi sbarrati e stupiti. “Vengo dal Nicaragua”, diceva in Posta mesi fa una studentessa che avevo accompagnato a pagare delle tasse. “Devi dirmi la nazione, non il villaggio in cui sei nata”, rispondeva seccato l’impiegato trentenne. “Timor Est “, spiegava alla Money Gram di Milano un’altra studentessa. “Ma la ragazza è proprio sicura di quello che dice?”, mi chiedeva la signora. Ita husi nebee, da dove…
Leggi