Unione Europea: ultimo appello

Alla vigilia del voto europeo riconfermiamo quanto già scritto, in parte, nel Settembre dello scorso anno quando ricordavamo che il 6 Giugno 1944, esattamente ottant’anni fa, gli Alleati sbarcavano in Normandia e dieci mesi dopo entravano a Berlino. Si chiudeva così un conflitto (costato 55 milioni di morti, in maggioranza civili) da cui sarebbe nata una nuova Europa. Dal 6 al 9 Giugno 2024, in un contesto ovviamente diverso, per fortuna, oltre 400 milioni di europei saranno chiamati al voto per riformare (o rifondare?) un’Europa che molti non avvertono più…

Condividi:
Leggi

Chi non vota non protesti perché le cose non vanno come auspica

Pubblichiamo testo inviatoci dal Generale Nicola Manca, che ringraziamo per la gentile concessione, riguardante la diserzione alle urne nelle prossime elezioni Europee del 2024. In questa nota, il Generale Manca esprime le sue preoccupazioni e riflessioni sulla crescente disaffezione dei cittadini verso il processo elettorale, sottolineando l’importanza di comprendere le cause di questo fenomeno. Nel tentativo di individuare le responsabilità in ordine a quanto in Italia non funziona è interessante mettere in relazione due incontrovertibili dati di fatto: esiste una maggioranza di italiani che si dichiara non soddisfatta dell’attuale stato…

Condividi:
Leggi

Mandiamo a Strasburgo persone competenti e timorate di Dio

C’è una storiella che circola sugli stereotipi dei singoli popoli europei. In sintesi dice questo: sai che cosa fanno 5 francesi insieme? Una banda musicale. Cinque tedeschi? Una squadra militare. Cinque inglesi? Un party. Cinque italiani? Sei partiti. Alle ultime elezioni politiche (25 Settembre 2022) si sono presentate 22 liste a confermare, non il pluralismo utile ad una democrazia, ma la frammentazione di una società profondamente divisa. A beneficio del lettore ricordiamo le liste. Lega per Salvini premier, Forza Italia, Noi moderati, Partito Democratico-Italia Democratica Progressista, Alleanza Verdi e Sinistra,…

Condividi:
Leggi

Digital Markets Act. L’avvento dei dinosauri digitali

Pubblichiamo articolo del dottor Gaetano Masciullo  filosofo, autore, podcaster e collaboratore del gruppo editoriale italiano Fede & Cultura, che ringraziamo per la gentile concessione e autore di “L’Ariete del modernismo” (2022) e “La Tiara e la Loggia” (2023), è impegnato anche nella divulgazione della filosofia e della teologia cattolica. Da gennaio 2024 è collaboratore di “Young Voices Europe”. Il DMA finalmente è arrivato, e con esso la promessa di trasformare i giganti tecnologici in veri e propri dinosauri burocratici! Di cosa si tratta? A marzo 2024, l’Unione Europea ha approvato una risoluzione…

Condividi:
Leggi

Draghi in Europa?

Elezioni europee 2024: dalla maggioranza Ursula alla maggioranza Draghi? Il rischio c’è. Le politiche socialiste-liberali, portate avanti dalla nomenklatura europea, non accennano a fermarsi. Anzi. Insieme alla transizione ecologica e digitale, super-Mario introduce la corsa agli armamenti. Un Keynesismo militare, una “economia di guerra” come evocato dal Presidente francese, Emmanuel Macron, due anni orsono, funzionale a un ulteriore allargamento della spesa e del perimetro pubblico, nella prospettiva degli Stati Uniti d’Europa. Il voto di giugno non cambierà radicalmente il quadro, ma speriamo possa riflettere la crescente insofferenza dei popoli europei…

Condividi:
Leggi

Schwab finge di defilarsi, ma i globalisti imperversano

Lunedì 27 Maggio si riuniscono gli Stati membri dell’Assemblea Mondiale della Sanità per esprimere il loro voto sul Trattato pandemico dell’Onu. Si tratta di prendere un decisione importantissima perché da essa dipenderà il futuro di miliardi di persone. I globalisti, che fanno capo al Forum economico di Davos (fondato da Klaus Schwab, che, pare, stia cedendo ad altri la guida della sua Istituzione), sono al lavoro da tempo per prendere il controllo usando la salute come metodo di coercizione verso i riottosi. In gioco non c’è solo la nostra libertà,…

Condividi:
Leggi

Ogni tanto è bene rinfrescare la memoria

Che i profughi palestinesi siano delle povere vittime, non c’è dubbio. Ma lo sono degli Stati Arabi, non d’Israele. Quanto ai loro diritti sulla casa dei padri, non ne hanno nessuno perché i loro padri erano dei senzatetto. Il tetto apparteneva solo a una piccola categoria di sceicchi, che se lo vendettero allegramente e di loro propria scelta.  Oggi, ubriacato da una propaganda di stampo razzista e nazionalsocialista, lo sciagurato fedain scarica su Israele l’odio che dovrebbe rivolgere contro coloro che lo mandarono allo sbaraglio. E il suo pietoso caso,…

Condividi:
Leggi

Pace tra Russia e Ucraina: chi non la vuole?

Jeffrey Sachs, 69 anni, economista e saggista statunitense, dal 2002 al 2016 direttore dell’Earth Institute alla Columbia University, dove tuttora insegna, il 13 Maggio ha rilasciato un’intervista a Sky TG24. L’Economista, a Roma per un incontro sul futuro sostenibile, è stato portato però dal conduttore, che lo interpellava dallo studio, a ragionare sulla guerra in Ucraina. Inaspettatamente il giornalista ha dovuto registrare la circostanziata denuncia del Professore statunitense che, senza perplessità, ha accusato la Nato di essere la vera promotrice della guerra per le sue mire espansioniste verso l’Ucraina. In…

Condividi:
Leggi