Cei: due numeri per parlare di solidarietà e carità

La solidarietà concreta corre su due numeri: 83 e 14. lI primo qualifica i progetti approvati e finanziati dal Comitato per gli interventi caritativi della Chiesa con i fondi dell’otto per mille, il secondo indica i milioni stanziati, destinati a prendere la direzione di America Latina, Asia e Medio Oriente.  “Molti progetti –  spiega una nota della Cei- hanno come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita, a partire dalla disponibilità di acqua potabile , dalla possibilità di nutrirsi in modo adeguato e di essere curati”. In Burundi, nella provincia di Cibitoke, l’Associazione Azione per un mondo unito creerà una nuova rete di approvigionamento idrico. La Diocesi di Garissa in Kenya distribuirà invece alla popolazione aiuti di carattere alimentare, sanitari e di logistica. L’Arcidiocesi di Porto Viejo in Ecuador ha in progetto la realizzazione di un collettore per l’acqua piovana con un serbatorio di 2500 litri per le famiglie della zona di Pedernales.  Quindici pozzi per altrettante comunità saranno oggetto di creazione in Perù grazie all’intervento della Caritas Yurimaguas. L’Arcidiocesi di San Josè in Costarica procederà a potenziare la coltivazione, la lavorazione e la commercializzazione di prodotti agricoli a Quitirrisi.  Il miglioramento nei livelli di produzione attraverso la piantagione degli agrumi  sarà invece elemento caratterizzante dell’azione caritativa in Repubblica Dominicana. Tra glialtri progetti , l’arricchimento dei servizi sanitari in India con l’introduzione di quelli di dialisi e di banca nel sangue al St Augustin Hospital, la ristrutturazione di un lebbrosario nella diocesi di Lokossa in Benin, quella di un Centro per bambini con disabilità in Tanzania, la creazione di programmi speciali per studenti vulnerabili nella Repubblica Democratica del Congo, un nuovo laboratorio di falegnameria in Pakistan allestito dai Salesiani , un progetto di finanza etica in Togo e tre nuovi ripetitori radio a Novo Airao che saranno installati nell’arcidiocesi di Manaus in Brasile. 

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