Cernobbio school sanità medicina del territorio organizzata e integrata con specialisti ospedalieri per presa in carico efficace

“L’innovazione farmacologica, la medicina digitale e le nuove tecnologie possono supportare il sistema sanitario nell’attuale contesto dove benessere e aspettativa di vita sono aumentate”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo, questo pomeriggio, a Villa Erba a Cernobbio (Como), alla seconda Cernobbio School di Motore Sanità dedicata a ‘Una Comunità che cura: dall’idea all’azione’.

“L’innovazione supporta ma non sostituisce l’apporto umano – ha evidenziato il presidente – per limitare gli eccessi di prestazioni e l’aumento della domanda. Occorre una medicina del territorio organizzata, multidisciplinare e integrata con gli specialisti ospedalieri, capace di sfruttare le tecnologie per il monitoraggio a distanza, soprattutto, per la presa in carico del paziente cronico”.

Sottolineando il ruolo dei medici di medicina generale, ha precisato: “Questo il motivo per cui uno degli aspetti più rilevanti è la valorizzazione del ruolo dei medici di medicina generale – con la riforma della loro formazione presso le Università e gli stipendi in fase di specialità equiparati a quelli di tutti gli altri medici. Senza la loro presenza nelle Case di Comunità, insieme con gli altri specialisti, rischiamo di perdere le risorse stanziate dal PNRR e soprattutto continuare a sovraccaricare i Pronto soccorso”.

Il Governatore ha anche sottolineato l’importanza di uno sforzo ulteriore: “Per garantire accessibilità e sostenibilità del sistema, occorre uno sforzo programmatorio. Il Governo ha invertito la rotta dei tagli alla spesa sanitaria, ma per individuare ogni margine di efficientamento e razionalizzazione, anche i professionisti della salute devono avere un ruolo nel promuovere appropriatezza e ridurre ricoveri o prestazioni improprie”.

Infine, Fontana ha parlato delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale: “Il riparto del FSN 2024 ha destinato a Regione 1,1 miliardi in più rispetto al 2023. Occorre maggiore flessibilità nel gestire le risorse, per cogliere i benefici dell’innovazione, dal trasferimento tecnologico anche a vantaggio della filiera life science. Una riforma della sanità nel suo complesso deve guardare a una maggior territorializzazione delle risposte, in campo scientifico e anche medico”.

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