Il 25 maggio ha tagliato il traguardo dei 117 anni di onorata attività. E lui, il Como della sfera di cuoio, non avrebbe potuto festeggiarlo nel modo migliore facendosi come regalo anticipato il ritorno in serie A. E, mentre è protesa a disegnare il suo futuro per poter disputare un campionato al riparo dai patemi e come possibile sorpresa, non disdegna di gettare un occhio sul robusto passato per ricordare i bei tempi che furono. Non con senso di rimpianto, ma all’insegna della soddisfazione e come buon auspicio per il campionato di massima serie del 2024-25. “La prima partita di calcio giocata a Como – spiega la società sul suo profilo sociale- fu disputata nella primavera del 1906 in riva al lago e vide impegnata la squadra del vicino Circolo Canottieri Lario contro una selezione di custodi e nativi americani del celebre circo di Buffalo Bill che in quei giorni aveva montato il tendone proprio sul terreno su cui diversi anni dopo sarebbe stato costruito lo stadio Sinigaglia”. Ad arbitrare quella sfida che entrò di diritto nel novero dell’epica comasca fu il colonnello William Cody. E si arrivò al 1907, quando il Como calcio prese vita in modo ufficiale dopo una riunione che si tenne al bar Taroni. Molta serie A, qualche esperienza in cadetteria, la rinascita dalle ceneri partendo dalla serie D. Il Como ne è sempre uscito a testa alta. E ora, conclude l’analisi social, “dopo 117 anni il club è finalmente tornato al suo antico splendore, grazie alla recente promozione in serie A dopo 21 anni di assenza, pur essendo stati in serie D solo sei anni, ma la storia è tutt’altro che conclusa”. Anzi, un nuovo capitolo sta per aprirsi. E potrebbe far suonare campane a festa.
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