Como a bordo di un taxi con 7 coltelli. Denunciato dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato ha denunciato ieri mattina un 43enne di origini serbe, residente nel Cantone dei Grigioni in Svizzera, per possesso ingiustificato di armi. L’uomo, titolare di un permesso di soggiorno svizzero, risulta incensurato e privo di precedenti negli archivi di Polizia.

Verso le 11:30 di ieri, una volante è stata inviata davanti alla Questura di viale Roosevelt. Lì, un tassista di Como si era presentato visibilmente turbato all’agente di vigilanza. Il tassista ha spiegato di aver accettato una corsa da Como a Milano e di aver accolto sul taxi un 43enne serbo. Quest’ultimo, una volta salito a bordo, manifestava evidenti segni di instabilità emotiva, alternando risate, pianti e frasi sconclusionate.

Avvertendo subito un potenziale pericolo, il tassista decise di fermarsi davanti alla Questura e chiedere aiuto. Gli agenti della volante, arrivati in pochi istanti, hanno preso contatto con il cliente. L’uomo ha riferito di essere arrivato dalla Svizzera con la sua auto, ma di averla poi lasciata in una località del Ticino che non ricordava, proseguendo a piedi fino a Como.

Osservavano anche il comportamento del 43enne, caratterizzato da sbalzi d’umore e contraddizioni verbali, come riportato dal tassista. Nel frattempo, notarono che l’uomo aveva nascosto un taglierino nei pantaloni. Dopo aver confiscato l’arma, i poliziotti hanno effettuato un controllo più approfondito sia sulla sua persona che nella borsa che portava con sé, trovando altri due coltelli nelle sue tasche e altri quattro all’interno della borsa.

Condotto negli uffici dell’U.P.G.S.P., è stato identificato con precisione, gli sono stati sequestrati i sette coltelli e infine è stato denunciato a piede libero per detenzione di armi.

Vista la sua evidente condizione di salute, è intervenuta un’unità medica del 118 che lo ha trasportato all’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia (CO), dove è stato ricoverato nel reparto psichiatrico.

Condividi:

Post correlati