La Polizia di Stato, nelle ultime settimane, nel solco delle indicazioni emerse dalle Riunioni Tecniche di Coordinamento tenutesi in Prefettura, ha rafforzato l’impiego delle risorse, finalizzato a contrastare i fenomeni illegali in materia di immigrazione clandestina, illegalità e sicurezza urbana.
Gli specialisti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Como, hanno concretizzato tutte le varie situazioni operative prodotte principalmente dagli interventi dalle volanti dell’U.P.G.S.P. in città, ma anche quelle provenienti dalle specialità della Polizia di Stato della provincia e dalle altre Forze di Polizia.
Sono stati ventidue (22) i cittadini stranieri irregolari ai quali è stata notificata l’espulsione che ha comportato per ognuno di loro un provvedimento specifico. Nel solco delle precise disposizioni del Questore di Como Marco Calì, sono stati individuati quei soggetti evidenziatisi per condotte illegali o contrarie alla pubblica sicurezza, con l’accompagnamento alla frontiera di 3 soggetti, rimpatriati verso il loro paese d’origine: un marocchino del 1994 al quale è stato negato l’asilo e due turchi, uno del 1982 e l’altro del 2000 irregolari sul territorio.
Dodici (12) sono stati gli ordini del Questore a lasciare il territorio dello Stato entro 7 giorni notificati a quattro turchi, un pakistano, un senegalese, un somalo, tre marocchini, un peruviano ed un cittadino del Bangladesh. Due (2) le misure alternative della presentazione alla P.G. in attesa della possibilità di rimpatrio invece, per un cittadino cinese del 1986 e un marocchino del 1999.
Cinque (5) infine sono stati gli accompagnamenti effettuati nei C.P.R. dislocati sul territorio italiano e messi a disposizione dal Dipartimento della PS: tre cittadini marocchini rispettivamente del 1982, 1990 e 1992 e due tunisini, uno del 1988 e l’altro del 1995, tutti sono risultati a vario titolo irregolarmente presenti in Italia e con condotte pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’Ufficio Immigrazione della Questura, rimane l’ufficio di riferimento per materia delle forze di polizia che operano su tutto il territorio provinciale; continua sarà l’analisi mirata di quelle figure, gravate da precedenti di polizia ovvero che hanno tenute condotte illegali e meritevoli dell’adozione anche di provvedimenti amministrativi.