La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della repubblica di Como, ha arrestato per tentata estorsione in concorso, un milanese di 22 anni, con svariati precedenti di polizia e un 37enne tarantino, con precedenti penali per reati contro la persona e in materia di stupefacenti, i due si trovavano giovedì pomeriggio 17 Ottobre, nel centro storico di Como con l’intento di vendere oggetti per strada.
Verso le 16.00 le volanti sono state inviate in via Boldoni nei pressi di un istituto di credito, dove, tramite il 112 NUE, era stato segnalato un tentativo di estorsione ai danni di un ragazzo di 19 anni che aveva chiesto aiuto a un dipendente della banca. Venivano inoltre descritti anche i due presunti responsabili, che si trovavano all’esterno in attesa di ricevere del denaro.
Gli agenti, una volta sul posto, hanno immediatamente individuato e fermato le due persone segnalate, il milanese di 22 anni e il 37enne tarantino identificandoli, mentre un’altra volante, ha raccolto immediatamente il racconto della vittima su quanto era accaduto e di un testimone.
I poliziotti hanno accertato che il giovane qualche minuto prima, era stato avvicinato per le vie del centro dai due uomini con la scusa di vendergli delle cartoline colorate per un corrispettivo di 10 euro.
Il ragazzo, accettava l’acquisto e consegnava il denaro ma, per tutta risposta, i due avrebbero avanzato diverse pretese, volendo più soldi e costringendo il 19enne – che veniva cinto al collo e preso con forza per un braccio – a recarsi ad un bancomat per prelevare 250 euro.
La vittima, una volta trovatasi da sola nell’atrio della banca nella zona degli ATM, ha immediatamente chiesto aiuto ad un dipendente, che ha allertato le forze dell’ordine tramite il 112 NUE.
Portati in Questura, il milanese di 22 anni e il 37enne tarantino sono stati identificati e da un controllo approfondito trovati in possesso di 250 euro in contanti e di un pacco di cartoline colorate, corrispondenti a quelle descritte dalla vittima, quindi arrestati per tentata estorsione in concorso.
Dell’avvenuto arresto veniva informato il P.M. di turno che disponeva che i due fossero associati presso la Casa Circondariale di Como.