Un salto nella storia, una corsa tra le radici profonde dell’identità lombarda e una festa popolare che unisce intere comunità in nome dello sport e della memoria. È questo lo spirito con cui oggi Pavia ha accolto la seconda tappa del progetto “Cuori Olimpici”, l’iniziativa ideata da Regione Lombardia per scandire, in dodici imperdibili appuntamenti, il percorso di avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.
Dopo il debutto a Brescia, la protagonista è stata la CorriBattaglia, una corsa podistica che attraversa i luoghi della celebre battaglia di Pavia del 1525: un momento cruciale della storia europea, in cui si affrontarono le truppe francesi del re Francesco I e l’esercito dell’imperatore Carlo V. Cinquecento anni dopo, quello scontro epocale rivive oggi sotto una nuova luce: quella dell’incontro tra sport, cultura e valorizzazione del territorio.
“Pavia è una città che custodisce una memoria potente e stratificata – ha dichiarato Barbara Mazzali, Assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale, Moda e Grandi Eventi –. Oggi, grazie a Cuori Olimpici, quella memoria diventa motore di emozioni e attrattività. La CorriBattaglia non è solo una gara, ma una rievocazione partecipata che trasforma la città in un palcoscenico a cielo aperto, dove storia, movimento e bellezza dialogano tra loro. Quello che accade a Pavia è emblematico di ciò che vogliamo raccontare al mondo con questo progetto: una Lombardia capace di coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione, emozione e visione”.
Dal campo di battaglia ai percorsi del benessere, la corsa ha toccato luoghi iconici della città e del suo territorio, come il Castello Visconteo, il Castello di Mirabello, Cascina Repentita e il suggestivo Parco del Ticino, cuore verde, perfetto per escursioni, trekking e cicloturismo. Un itinerario tra cultura e natura che conferma la Lombardia come destinazione turistica completa, dove ogni esperienza diventa racconto.
Accanto all’Assessore Mazzali, a portare energia e spettacolarità, è salito sul palco Vittorio Brumotti, volto televisivo e campione mondiale di bike trial, che ha abbracciato con entusiasmo il ruolo di testimonial di Cuori Olimpici:
“Quando ho immaginato chi potesse incarnare la forza visiva, l’energia sportiva e la capacità di comunicare la bellezza della nostra regione – ha sottolineato Mazzali – Brumotti è stato la scelta naturale. Con le sue acrobazie e la sua passione per il territorio, racconta una Lombardia dinamica, accessibile e mozzafiato, come dimostrano i suoi video realizzati per inLOMBARDIA, che esplorano da prospettive uniche le 12 province”.
A fare da simbolo scenografico dell’evento, come per ogni tappa del tour, il “Cuore di Marmo”, opera d’arte creata dall’azienda pavese Merli, che rappresenta in modo tangibile la vocazione affettiva e identitaria del progetto: un cuore scolpito nella materia per simboleggiare un legame autentico con le comunità e i territori lombardi.
“Con Cuori Olimpici vogliamo costruire un ponte emotivo tra i cittadini e le Olimpiadi – ha aggiunto Mazzali –. Non si tratta solo di celebrare lo sport, ma di valorizzare tutto ciò che rende la Lombardia unica: la sua storia millenaria, i suoi paesaggi straordinari, le sue eccellenze artistiche, culturali, enogastronomiche, la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione in ogni ambito. È un racconto di identità e visione, che si declina in ogni tappa con autenticità e orgoglio. Desidero ringraziare in modo particolare il Presidente Attilio Fontana, che ha creduto sin dall’inizio in questo progetto e lo ha sostenuto con convinzione, intuendone il potenziale non solo in chiave sportiva, ma soprattutto come leva di promozione integrata del territorio lombardo. La sua visione di una Lombardia protagonista, capace di parlare al mondo attraverso le sue bellezze e la sua energia, ha dato forma a un percorso che tocca il cuore, unisce le comunità e racconta un modello virtuoso di Regione: dinamica, inclusiva e profondamente legata alle proprie radici”.
“Con Cuori Olimpici – ha dichiarato il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – abbiamo voluto costruire un progetto che fosse davvero di tutti. Volevamo che ogni provincia lombarda, non solo quelle direttamente coinvolte nelle gare come Milano e la Valtellina, potesse sentirsi parte di questa grande avventura olimpica. Le Olimpiadi non sono solo un evento sportivo, ma un’occasione storica per rafforzare il senso di appartenenza, l’orgoglio territoriale e la coesione regionale. È questo lo spirito con cui guardiamo a Milano-Cortina 2026: un’opportunità per mostrare al mondo una Lombardia unita, ricca di eccellenze e pronta ad accogliere, raccontare, emozionare”.
Un ringraziamento va anche al Sindaco di Pavia Michele Lissia, e all’Assessore Barbara Gregorini, che hanno collaborato con entusiasmo alla realizzazione della tappa pavese, dimostrando quanto sia importante la sinergia tra istituzioni per generare valore.
“Con loro – ha concluso Mazzali – siamo riusciti a costruire un evento che non solo ha coinvolto la cittadinanza, ma ha anche saputo raccontare al meglio la bellezza e l’unicità di Pavia”.
Le Olimpiadi, dunque, come leva per riscoprire la Lombardia e vivere un percorso che, in dieci mesi, toccherà tutte le 12 province lombarde, da Milano con la sua maratona leggendaria, alla Valtellina dei vini e dei sapori autentici, da Lecco e le sue montagne, fino a Como e alle sue rive iconiche. Prossima tappa: Milano. E il cuore dei Giochi Olimpici continuerà a battere.