Superare il digital divide specie in alta montagna e in alpeggio, assicurando connessioni veloci e accelerando la digitalizzazione delle imprese; modulare l’attività di gestione dei reflui zootecnici tenendo conto delle esigenze delle imprese montane e valorizzando l’utilizzo del digestato e la trasformazione in biogas, nell’ottica di un’economia circolare; infine, ma non ultimo, sburocratizzare un settore per renderlo nuovamente attrattivo per i giovani e valorizzare le produzioni casearie anche sui mercati internazionali, a partire dalle più identitarie.
Tanti punti di approfondimenti, evidenziati ieri da Coldiretti Sondrio nel corso della visita che gli assessori regionali Alessandro Beduschi (Agricoltura) e Massimo Sertori (Montagna) hanno fatto sul territorio, accolti in mattinata da due imprese associate (società agricola Zamboni a Colorina e Stella Alpina di Iemoli Domenico e Pietro a Buglio in Monte): “La zootecnia resta un fondamentale pilastro dell’economia montana e si trova ad affrontare sfide importanti per garantire la sua sopravvivenza e sviluppo” ha detto il presidente di Coldiretti Sondrio Sandro Bambini nell’accogliere i rappresentanti della Regione insieme al direttore della federazione, Giancarlo Virgilio. “In un contesto caratterizzato da cambiamenti climatici, globalizzazione e crescente attenzione verso la sostenibilità, è importante un dialogo e un confronto diretto con le istituzioni e degli attori del settore per sostenere gli allevatori e valorizzare i prodotti tipici del territorio: una visita che ha dunque rappresentato un’occasione importante per ribadire alcune priorità in agenda”.
Digitalizzazione delle zone montane: Superare il digital divide è fondamentale per migliorare l’efficienza delle aziende agricole, facilitare la gestione dei dati e favorire l’accesso ai servizi. Investimenti in infrastrutture digitali sono necessari per rendere le zone montane più attrattive per i giovani e per favorire l’innovazione nel settore.
Promozione internazionale dei formaggi dop: I formaggi valtellinesi sono un’eccellenza identitaria il cui mercato va potenziato anche a livello internazionale, soprattutto in relazione al volano di Milano Cortina 2025. È necessario intensificare gli sforzi promozionali sui mercati esteri per aumentarne la visibilità e la competitività.
Semplificazione burocratica: L’eccessiva burocrazia rappresenta un ostacolo significativo per le imprese agricole. È fondamentale semplificare le procedure amministrative e ridurre il carico burocratico a cui sono sottoposti gli allevatori.
Economia circolare e valorizzazione dei reflui: La trasformazione dei reflui zootecnici in digestato e biogas rappresenta un’opportunità per ottimizzare il segmento produrre energia pulita. È necessario incentivare questa pratica attraverso adeguate misure.
Tutela del patrimonio zootecnico e contrasto alla fauna selvatica: La presenza di fauna selvatica rappresenta una minaccia crescente per gli allevamenti, causando danni alle colture e agli animali. È necessario mettere in atto misure efficaci per proteggere le aziende agricole e garantire la sicurezza degli allevatori.
La zootecnia valtellinese rappresenta un patrimonio inestimabile per il territorio, contribuendo alla salvaguardia del paesaggio, alla biodiversità e allo sviluppo economico delle zone montane. In Valtellina e Valchiavenna si contano oltre 260 alpeggi, che offrono non solo benefici economici agli agricoltori, ma rappresentano anche importanti presidi ambientali situati in luoghi spesso difficili da raggiungere logisticamente. Per questo è ancor più importante – rimarca Coldiretti Sondrio – promuovere la multifunzionalità, la vendita diretta in malga, il collegamento con percorsi cicloturistici e il turismo enogastronomico, sfruttando il potenziale dei prodotti lattiero-caseari, burro e formaggi in primis.
“Affinché questo settore possa continuare a prosperare – conclude Bambini – è fondamentale un approccio integrato che tenga conto delle esigenze degli allevatori, delle specificità del territorio e delle sfide globali. Ben venga il Psr montano annunciato da Beduschi, ben venga il riconoscimento delle specificità alpine e montane che caratterizzano la nostra agricoltura. Ora ci aspetta un anno di lavoro serrato con ben fisso il traguardo delle olimpiadi che, in realtà, saranno una tappa per il lancio del made in Sondrio agroalimentare nel mondo”.