Festa del papà vince il dono gastronomico made in Sondrio

La bottiglia di vino resta il regalo classico, seguito a ruota da salumi e formaggi: regalo graditissimo per la Festa del Papà, soprattutto se made in Valtellina e Valchiavenna. Una scelta che spopola in valle, dove gli abitanti ricalcano quel trend nazionale che vede il 46% dei cittadini fare quest’anno un regalo in occasione del 19 marzo, seppur con notevoli differenze territoriali. Ad affermarlo è una indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione della ricorrenza odierna.

In ogni caso, il dono più gettonato è quello enogastronomico, con cibo e vino scelti dal 40% di chi ha scelto di fare regali – continuano Coldiretti/Ixe’ – davanti all’abbigliamento, mentre al terzo posto si piazzano apparecchi tecnologici, che precedono – rileva Coldiretti – superalcolici, oggetti per la casa, liberi e musica, biglietti per concerti e persino fiori e piante.

Il trend della festa del papà conferma che il regalo enogastronomico Made in Italy ha acquisito negli ultimi anni un peso centrale in occasione di celebrazioni e ricorrenze, tanto da diventare sempre più spesso il dono preferito.

Le possibilità del resto non mancano in un comprensorio custode di biodiversità alimentare come la provincia di Sondrio e in paese come l’Italia che – rimarca la Coldiretti provinciale – è leader mondiale nell’enogastronomia con 5450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 325 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg.

Per chi sceglie il regalo enogastronomico la migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è quella della presenza personale del produttore agricolo che può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati. “Un fenomeno che è sostenuto in Italia dalla rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile acquistare senza intermediazione direttamente dai produttori cibi locali a chilometri zero che – conclude Coldiretti Sondrio attraverso il presidente Sandro Bambini– non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza e garantiscono maggiore freschezza”.

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