“Abbiamo partecipato a una serie di incontri importanti, sia in ambito diplomatico, sia in ambito politico. Ci siamo confrontati martedì 28 gennaio con il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, mercoledì 29 con la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna (all’appuntamento erano presenti anche il vicepresidente Marco Alparone, l’assessore Giorgio Maione e il sottosegretario Raffaele Cattaneo) e con diversi alti funzionari della Commissione Europea, esprimendo tutte le nostre preoccupazioni e le nostre ‘necessità’ in merito alla mancanza di un’adeguata valorizzazione del ruolo delle Regioni nella Politica di Coesione Europea”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, facendo un bilancio della missione a Bruxelles appena conclusa, in cui ha portato a Fitto e Sberna le istanze del territorio.
“In particolare – ha precisato il governatore lombardo – abbiamo sottolineato come sia necessario un ripensamento dell’approccio adottato finora dalla Commissione Europea, in quanto registriamo una mancanza di partecipazione diretta delle Regioni nelle scelte dell’UE, in particolare nella predisposizione dei diversi progetti. Purtroppo constatiamo una visione ancora centralizzata a livello nazionale”.
“Credo che proseguire in questa direzione – ha concluso Fontana – sarebbe una scelta che danneggerebbe le Regioni, creando di conseguenza un danno complessivo per tutto il Paese”.
“Guardando, invece, a quello che certamente può essere considerato un risultato positivo – ha concluso Fontana – valutiamo con favore le aperture che riguardano l’automotive dove l’orientamento ‘sempre e comunque’ pro elettrico sembra, finalmente, essere scardinato da importanti aperture verso la neutralità tecnologica”.