Gdf Como maxi sequestro capi d’abbigliamento realizzati con pelli di animali in via d’estinzione

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, insieme alle Fiamme Gialle lariane, continua incessantemente il suo operato lungo il confine con la vicina Confederazione Elvetica per combattere gli illeciti doganali. Recentemente, durante i consueti controlli al valico di Uggiate con Ronago (CO), i militari del Gruppo Ponte Chiasso hanno fermato un cittadino italiano residente in Svizzera, nato nel ’99. Il soggetto, visibilmente nervoso durante le domande di routine per i controlli doganali, sosteneva di non avere nulla da dichiarare, nonostante avesse diversi scatoloni di merce all’interno dell’auto.

Incuriositi per il numero di colli sparsi nel veicolo, gli agenti hanno deciso di approfondire il controllo presso gli uffici della Sezione Operativa Volante di Ronago. L’ispezione ha portato alla scoperta di numerosi accessori di moda dalle fogge e colori eccentrici, probabilmente realizzati con pelli esotiche da una rinomata azienda svizzera nel settore del lusso. Un ulteriore controllo ha rilevato 22 borse, 18 cinture e 30 paia di calzature, accompagnati da documenti di riesportazione C.I.T.E.S. per la vicina Svizzera, con un valore totale stimato intorno ai 25.000 euro.

Gli agenti hanno inizialmente proceduto al sequestro amministrativo di tutto il materiale trovato per contrabbando, in conformità agli articoli 78 e 96 dell’Allegato 1 del D.lgs. 141/2024. Data la particolarità degli accessori coinvolti, è stato richiesto l’intervento della Squadra C.I.T.E.S. del Gruppo Ponte Chiasso, specializzata in questo settore. Questa squadra è stata istituita dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo del 2016, che ha assegnato alla Guardia di Finanza alcune delle funzioni precedentemente gestite dal soppresso Corpo Forestale dello Stato.

Dopo aver effettuato le verifiche necessarie sulla merce sequestrata, i finanzieri, insieme ai funzionari dell’A.D.M., hanno accertato che essa era stata prodotta utilizzando pelli di alligatore del Mississippi (Alligator mississippiensis), pitone delle rocce birmano (Python bivittatus), pitone reticolato (Malayopython reticulatus) e coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus).

Tali specie di animali, protetti in base alla Convenzione di Washington sul commercio internazionale, nota come C.I.T.E.S. (Convention on International Trade of Endangered Species) sono ricomprese nell’Appendice II° della Convenzione C.I.T.E.S./Allegato B Reg. UE 966/2023.

Dai successivi approfondimenti investigativi, è emerso che il trasgressore, poche ore prima del sequestro, aveva completato le pratiche doganali per l’esportazione dall’Italia alla Svizzera. Successivamente, senza la documentazione necessaria, ha tentato di reintrodurre la merce nel territorio comunitario attraverso un valico minore non sorvegliato. È probabile che questa strategia sia stata adottata per eludere le normative sull’I.V.A. all’importazione, evitando così i rigorosi controlli per la tutela delle specie animali e vegetali in via di estinzione.

Per questi motivi, gli agenti hanno proceduto a denunciare la persona alla Procura della Repubblica di Como, per violazione dell’articolo 2 della Legge n. 150 del 7 febbraio 1992, garantendo la presunzione di innocenza fino alla conclusione del procedimento. Hanno inoltre sequestrato penalmente le merci soggette a C.I.T.E.S.. Questa attività rientra in un sistema strutturato per contrastare il commercio internazionale illegale di flora e fauna selvatica, proteggendo le specie a rischio di estinzione e salvaguardando la biodiversità. L’operazione è svolta congiuntamente da ADM e GdF, in applicazione delle misure di coordinamento per il controllo degli spazi doganali previste dall’articolo 7 del Protocollo d’intesa firmato dalle due amministrazioni il 3 aprile 2023.

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