Nell’ambito di un piano di rafforzamento del dispositivo di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, nell’ambito di una serie di controlli volti a verificare la conformità e sicurezza dei prodotti posti in vendita dagli esercizi commerciali della provincia, questa settimana, hanno sottoposto a sequestro di 30.984 articoli potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.
Nel corso di tali controlli, condotti anche a seguito delle segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità “117”, i finanzieri del Gruppo Como e della Compagnia di Erba hanno sottoposto a sequestro, in due negozi del capoluogo, nr. 29.526 prodotti di cancelleria e nr. 1.458 prodotti cosmetici, risultati privi delle indicazioni minime richieste dalla legge e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.
In merito, si ricorda che, ai sensi del c.d. Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) e del Reg. UE 1169/2011, i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio italiano, devono riportare obbligatoriamente, in lingua italiana sull’etichetta, sul prodotto, sulla confezione o sul foglio informativo, le indicazioni relative:
– alla denominazione legale o merceologica del prodotto;
– al nome/ragione sociale/marchio e sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea;
– all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose, all’ambiente;
– ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione ove possano essere determinati per la qualità e le caratteristiche merceologiche del prodotto;
– alle istruzioni, e alle eventuali precauzioni e destinazione d’uso, se utili ai fini della fruizione e sicurezza del prodotto.
Al termine delle attività, il rappresentante legale dell’impresa venditrice dei prodotti da cancelleria è stato segnalato alla Camera di Commercio di Como-Lecco per la vendita dei prodotti non conformi, per violazione degli obblighi di informazione del consumatore e di etichettatura dei prodotti, il secondo rappresentante per i prodotti cosmetici e stato segnalato all’A.T.S. Insubria in quanto i prodotti erano privi delle informazioni minime obbligatorie per l’informazione del consumatore (D.Lgs. 204/2015 – Reg. CE nr. 1223/2009).
Per il primo, l’irregolarità comporterà una sanzione amministrativa compresa da 516 a 25.823 euro, mentre per il secondo una sanzione amministrativa compresa da 500 a 4.000 euro.