Il Consiglio regionale della Lombardia per il secondo anno consecutivo aderisce ufficialmente alla manifestazione organizzata dal Comitato “Comunità 92” e dal Coordinamento “Forum XIX luglio” di Palermo in occasione del 32° anniversario della strage di via D’Amelio: a rappresentare l’istituzione regionale lombarda è stato delegato il Consigliere regionale e Vice Presidente della Commissione Speciale Autonomia Michele Schiavi, che prenderà parte al corteo silenzioso in memoria del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta in programma nella serata di venerdì 19 luglio per le vie di Palermo.
“Anche quest’anno – afferma il Consigliere Michele Schiavi – il Consiglio regionale della Lombardia prende parte a Palermo alla fiaccolata in ricordo del sacrificio di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina. Il nostro è un chiaro segnale: non si tratta solo di fare memoria, da nord a sud le istituzioni non si sfilano nella lotta alla mafia. Borsellino – prosegue Schiavi – ha combattuto una battaglia difficile, ma lo ha fatto con coraggio, guidato da sentimenti e valori alti, primo tra tutti l’amore per la propria Nazione. Ringrazio il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e l’Ufficio di Presidenza per avermi conferito questa importante delega”.
Nel corso degli anni la “Fiaccolata” è diventata la più grande e più longeva manifestazione antimafia in Sicilia, coinvolgendo realtà che provengono da tutta l’Italia e da vari ambiti (antimafia, attività sociali, sport, volontariato, ecologia, associazioni sindacali e di categoria, gruppi politici giovanili e associazioni studentesche): la partenza del corteo è prevista per le ore 20 da piazza Vittorio Veneto con arrivo in via d’Amelio, luogo della strage, verso le ore 21.30.
In occasione della ricorrenza della strage di Via D’Amelio, la sera di venerdì 19 luglio Palazzo Pirelli sarà illuminato di rosso e sulla facciata comparirà la scritta “19 7 92”.
“Contrastare la mafia e le organizzazioni criminali non è un problema solo dei magistrati o delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, ma è una battaglia che dobbiamo combattere insieme –sottolinea il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani-. Perché, come amava ripetere Paolo Borsellino, ‘possiamo sempre fare qualcosa’. E lo possiamo fare tutti, nessuno escluso, a partire dalle nostre semplici azioni quotidiane”.