Il Reset della casa

Video-editoriale dell’Osservatorio Internazionale Card. Van Thuan

È dal 2010 che le istituzioni europee intendono imporre ai cittadini europei un’agenda serrata e assai onerosa di riqualificazioni energetiche obbligatorie, perseguendo l’obiettivo delle cosiddette “emissioni nette nulle” di Co2 per il 2050, come previsto nell’Agenda ONU 2030 sul cosiddetto “sviluppo sostenibile”.

Nelle ipotesi iniziali si voleva addirittura impedire di vendere o dare in locazione immobili con classe energetica inferiore ai desiderata, con un innalzamento sempre più restrittivo della soglia minima nel corso degli anni. Nel testo approvato dal Parlamento Europeo il 12 marzo 2024 si delegano invece gli Stati membri ad attuare politiche di riqualificazione energetica: per l’Italia l’impegno è ridurre le emissioni del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Non è ancora chiaro se gli Stati imporranno sanzioni. I costi saranno ingenti, anche decine di migliaia di euro per immobile. Dopo il cibo e le auto, l’ideologia climatista colpisce ora la proprietà privata della casa, presidio dell’autonomia e della libertà della famiglia. Per approfondimenti sul tema generale del Great Reset, segnalo il gruppo FaceBook “Il pifferaio di Davos”.

Editorialista: Maurizio Milano nasce in provincia di Torino nel 1967 e milita nell’associazione Alleanza Cattolica dal 1984. Nel 1994 si laurea in economia all’Università degli studi di Torino, con una tesi su “La crisi del Welfare State e dello stato imprenditore in Italia alla luce della dottrina sociale della Chiesa”, con particolare attenzione alla lettera enciclica Centesimus Annus di Giovanni Paolo II, relatore il Prof. Sergio Ricossa. Tra gli interessi l’approfondimento di tematiche economiche e finanziarie secondo il Magistero sociale della Chiesa e la Scuola austriaca di economia. Professionalmente si occupa di analisi dei mercati finanziari e di consulenza investimenti.

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