Abbattere barriere per costruire ponti, creare opportunità stimolando l’espressione artistica: è stata inaugurata, lunedì mattina 13 maggio, a Palazzo Pretorio la mostra organizzata dall’Istituto Tecnico Agrario in collaborazione con il Comune di Sondrio, dal titolo “L’inclusione si fa arte”.
A esporre nella sala mostre della sede municipale sono Domenico Maria Ricciardi, collaboratore scolastico, l’alunno Pietro Monaco e altri studenti con disabilità, coordinati dai docenti Gianfrancesco Luongo, Maria Rosaria Luongo e Daniela Fascendini. «Abbiamo da subito condiviso con convinzione ed entusiasmo questo evento speciale quale best practice culturale che dimostra come per l’Amministrazione comunale la cura e l’attenzione nei confronti delle persone con disabilità non vadano limitate alle giornate dedicate ma debbano rappresentare un impegno morale della società in qualsiasi momento – sottolinea l’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta -. Dobbiamo garantire i loro diritti di uomini tra uomini per tutto l’anno e, soprattutto, con fatti concreti e anche con manifestazioni artistiche come questa capaci di abbattere gli stereotipi». La mostra si può visitare fino a domenica 19 maggio.
L’Itas, con il Convitto Piazzi e le due scuole annesse, l’Istituto Tecnico Agrario e l’Istituto Professionale Besta-Fossati, è da tempo impegnato nell’accoglienza e nell’inclusione di studenti con disabilità, disturbi dell’apprendimento e bisogni educativi speciali. Per questi ragazzi il Dipartimento del sostegno, coordinato dalla professoressa Oriana Zubiani, realizza progetti ad hoc quali le miniserre da interno e l’orto inclusivo in collaborazione con Anffas, “Lasciamo un segno…” del professor Giuseppe Consoli, il laboratorio teatrale “Diversamente uguali” diretto dalla professoressa Loredana Piacentino e “Alla scoperta del cavallo” con l’azienda agricola di Stefano Rumo, precisa la docente per il sostegno Venera Samuele. Sono complessivamente 22 i docenti per il sostegno e 24 gli educatori.
«L’idea di fondo – conclude il dirigente scolastico Gianluca Rapisarda – che ha ispirato la nostra manifestazione, che auspichiamo possa essere molto partecipata, è che risulta strategico e fondamentale far conoscere a tutti i diritti, i talenti e le potenzialità dei disabili. Infatti, solo facendo scoprire alla cittadinanza che le persone con disabilità, se poste in condizioni di pari opportunità, possono e devono essere effettivamente incluse, anche attraverso la lingua universale dell’arte e della cultura, saremo in grado di gettare le basi per una società veramente “per tutti” e per una nuova cultura della disabilità e della diversità finalmente inclusiva e positiva, perché vista non più come un rischio o un pericolo, ma come un’occasione imperdibile di ricchezza, scambio e crescita umana e sociale».