L’ Aeronautica Militare alla conquista dello spazio

Video Missione AX3 Voluntas

La sala della Vittoria Atlantica, a Milano piazza Novelli 1, sede del comando Prima Regione Aerea, stamane mercoledì 21 Febbraio, ha accolto il Colonnello Walter Villadei che ha raccontato la straordinaria esperienza che lo ha visto protagonista della missione AX3 Voluntas, rimanendo in orbita per tre settimane di cui 18 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. A fare gli onori di casa il Generale Francesco Vestito, Comandante della Prima Regione Aerea.

Nel suo discorso, il Generale, ha sottolineato come l’Aeronautica Militare sia proiettata verso lo spazio considerandolo un’estensione naturale del volo. L’Aeronautica in questa occasione non poteva non cogliere la sfida ed entrare a pieno titolo nella new space economy diventando uno dei punti di riferimento a livello europeo e mondiale.

Presenti all’incontro il generale Aurelio Colagrande Sottocapo di Stato Maggiore Aeronautica, esponenti dell’impresa italiana come Andrea Sorbello (Barilla), dottor Giampaolo Stopazzolo, direttore medico di GVM Assistance; Riccardo Ceccarelli (Mental Training Economy), Alessio Grasso (Dallara casa automobilistica), Corinna Sperandini (Spaceware).

La missione AX3 Voluntas ha visto la partecipazione di università, centri di ricerca e industrie per amplificare la grande esperienza italiana applicata allo spazio, in ambito operativo, medico e tecnologico

Un insieme di sforzi che hanno visto il meglio dell’eccellenza italiana partecipare a una missione spaziale che aveva l’obiettivo di svolgere attività di sperimentazione nel campo della microgravità con ricadute importanti sull’intero sistema Paese.

Un passo importante per l’Italia e per l’Aeronautica Militare, che quest’anno celebra i 60 anni del lancio del primo satellite italiano San Marco 1. Con questa missione l’Aeronautica Militare ha saputo convogliare il meglio delle strutture istituzionali e industriali del Paese dimostrando l’alta capacità dei centri di ricerca e confermando ancora una volta di essere leader in un settore emergente e in pieno sviluppo come la ricerca scientifica nello spazio.

Il Colonnello Villadei nel suo intervento ha precisato come realtà diverse dal mondo militare come quello accademico, scientifico ed industriale hanno collaborato per realizzare un programma efficace volto alla ricerca e all’ innovazione. Il Colonnello ha continuato esordendo “che lo spazio è un luogo in cui nel prossimo futuro si giocheranno partite importanti anche a livello geopolitico, per questo l’aeronautica è con lo sguardo e la visione rivolta sempre al futuro” .

La missione ha avuto l’obiettivo principale di studiare i cambiamenti che avvengono nel corpo umano in assenza di peso con il monitoraggio dei parametri vitali per migliorare le tecniche della telemedicina. Obiettivo principale della missione è realizzare e migliorare le tecnologie nei settori come la sanità.

Il Colonnello Villadei nel corso della missione spaziale ha testato la tuta “Sfs2”, progettata da Spacewear, startup italiana impegnata nel settore dell’abbigliamento aerospaziale e certificata dalla Nasa ed anche la tuta spaziale “Emsi” sviluppata e realizzata dalla startup Rea Space. Un indumento capace di riprodurre lo stimolo muscolare sul corpo umano anche in assenza totale di gravità. Ruolo importante in questa missione è ricoperto anche in campo dell’alimentazione. La pasta è stata lanciata per la prima volta nello spazio grazie al progetto ”Italian Space Food”.

I membri dell’equipaggio hanno utilizzato solo cibo italiano. Un ’iniziativa che si inserisce nel contesto della candidatura della cucina italiana al patrimonio immateriale dell’Unesco, presentata dal governo italiano e fortemente voluto dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Non poteva mancare l’azienda Dallara, costruttrice di automobili da competizione, che ha potuto certificare lo sviluppo di materiali avanzati per rendere più agevole la salute e il comfort degli astronauti.

Lo spazio un mondo sconosciuto lo è diventato di meno con la missione Voluntas che con la realizzazione di esperimenti scientifici ha raggiunto l’obiettivo di facilitare e migliorare la vita non solo di chi navigherà nello spazio ma anche di vive sulla Terra.

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