La lungimiranza della legge regionale lombarda sulla parità scolastica che – nel quadro più ampio del percorso di attuazione della norma nazionale – ha permesso di dare un contributo concreto alla promozione del pluralismo educativo, costituisce, ancor oggi, ‘un modello vincente’ di sinergia pubblico – privato. Lo ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana, intervenuto oggi al convegno ‘25 anni di legge di parità e dote scuola: dare compimento alla libertà educativa’. Durante i lavori è stato analizzato l’impatto della legge nazionale n.62 del 10 marzo del 2000, che ha riconosciuto le scuole paritarie come parte integrante del sistema nazionale di istruzione.
All’evento ha partecipato anche l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro Simona Tironi.
Tra i relatori l’ex-presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, tra i promotori della riforma regionale sulla parità scolastica, la costituzionalista Anna Poggi e il vicario episcopale per la pastorale scolastica della Diocesi di Milano, Giuseppe Como.
Le conclusioni sono state tratte dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
“La legge sulla parità scolastica nazionale – ha sottolineato Fontana nel suo intervento – compie 25 anni: occorre ricordare come la legge lombarda sia stata uno degli esempi più lungimiranti di attuazione concreta di pluralismo educativo. La concretezza del testo normativo lombardo si è tradotta nella capacità di rimuovere gli ostacoli economici che impediscono l’accesso e la libera scelta dei percorsi educativi, attraverso dei contributi. E’ un esempio vincente di sinergia pubblico – privato. Senza questa concretezza la parità rischia di rimanere solo sulla carta e non effettiva”.
La legge regionale sul buono scuola fu introdotta, infatti, nel 2001.
“La parità scolastica – ha precisato Fontana – è patrimonio di tutti, come di tutti deve essere la libertà di educazione e istruzione. Occorre ragionare in una logica di sussidiarietà, guardando agli istituti scolastici indipendentemente dalla loro natura giuridica, ma per la funzione svolta di servizio pubblico”.
“La nostra legge – ha precisato il governatore a margine dell’evento – è stata una vera e propria novità, una grande innovazione per consentire l’applicazione efficace del principio della parità. Per raggiungere questo obiettivo è necessario superare il problema economico, altrimenti non si realizza nulla: è la dimostrazione concreta dell’applicazione del principio di sussidiarietà. Noi continuiamo sulla nostra strada con i finanziamenti alle famiglie in modo da dare a tutti la libertà di fare la scelta che ritengono più opportuna”.
La parità scolastica come strumento di inclusività è stato il messaggio principale evidenziato dall’assessore Tironi. “La Lombardia – ha spiegato – è da sempre la testimonianza di come la parità rappresenti un modello inclusivo vincente. Questa Giunta sostiene da anni la parità scolastica, continuando a investire e a mettere al centro il tema del pluralismo educativo e della libertà di scelta delle famiglie, che devono poter optare per le scuole che ritengono migliori per orientare e far crescere i loro figli. Questa scelta comporta l’impiego di risorse rilevanti ma per noi si tratta dell’investimento più importante, perché riguarda il futuro dei nostri ragazzi”.
A chiudere i lavori del convegno l’intervento del ministro Valditara che ha ribadito l’importanza del ruolo delle scuole paritarie. “Ringrazio Regione Lombardia – ha detto – per questo importantissimo momento di confronto in cui fare il punto sulle possibili iniziative da realizzare insieme”. Tra i tanti temi evidenziati dal ministro anche l’importanza di sostenere la libertà di scelta delle famiglie, che rivestono “un ruolo centrale” nel percorso educativo dei ragazzi. Valditara ha inoltre sottolineato come qualsiasi sostegno a questi istituti sia in linea con l’applicazione Costituzione.
“La legge sulla parità scolastica – ha evidenziato il vicario episcopale per la pastorale scolastica della Diocesi di Milano Como – ha segnato una svolta decisiva nel riconoscimento del valore pubblico della scuola paritaria. La chiesa ambrosiana ha sempre sostenuto un modello di istruzione capace di abbinare conoscenza, crescita personale e istruzione di qualità che va sostenuta. La dote scuola di Regione Lombardia ha rappresentato un ulteriore passo in avanti che va nella direzione della promozione della libertà di scelta”.
Nel corso del convegno le associazioni che rappresentano scuole e famiglie hanno presentato un documento intitolato ‘Rilancio del diritto civile alla libertà di scelta educativa’ in cui si ribadisce l’importanza del ruolo della scuola paritaria nel sistema educativo italiano per sensibilizzare l’opinione pubblica, il mondo politico e le istituzioni sull’importanza di sostenere questi istituti. Nello specifico, tra i punti chiave del testo ci sono la centralità del diritto alla scelta educativa e del pluralismo culturale e la necessità di garantire rette accessibili per garantire un equilibrio tra scuola statale e privata.