Unita e forte per la presenza di tutti i Comuni, grandi e piccoli, nel fondovalle e sui versanti montani, dalle Retiche alle Orobie, con amministratori di esperienza e giovani, con l’obiettivo di rilanciare il mandamento: la Comunità Montana Valtellina di Morbegno ha una visione condivisa e a presiederla è Maurizio Papini, sindaco di Traona al secondo mandato e consigliere provinciale. Le firme apposte sul documento programmatico sono 25: tutti i primi cittadini l’hanno condiviso, votandolo all’unanimità nell’assemblea che si è tenuta ieri. Ad affiancarlo gli assessori Pietro Taeggi, Val Masino, Basilio Lipari, Cino, Bruna Perlini, Morbegno, Alessandro Cian, Talamona. Con Barbara Marchetti, Civo, Marco Ioli, Delebio, Diego Rava, Rasura, Enrico Fistolera, Piantedo, quali sostituti.
Nello specifico, il presidente Papini si occuperà di Programmazione, Rapporti istituzionali, Lavori pubblici, Servizi associati, Personale e Piste ciclabili, Taeggi, indicato quale suo vice, di Turismo, Protezione civile ed Eventi, Lipari di Agricoltura, Foreste e Territorio, Perlini di Servizi sociali, Attività produttive, Associazioni e volontariato, Cian di Bilancio, Sport e Innovazione. Il consigliere delegato Marchetti seguirà Cultura e Formazione. Con l’affidamento delle deleghe, formalizzato questa mattina, la nuova Giunta esecutiva, che guiderà l’ente fino al 2029, è ufficialmente operativa.
«Fa molto piacere avere la fiducia di tutti voi – aveva affermato ieri il presidente Papini, al termine della votazione per alzata di mano -: è un onore e insieme un onere. Ringrazio il presidente e la Giunta uscenti perché con il risultato di oggi raccogliamo i frutti di quanto seminato negli anni scorsi. Il voto unanime e la convergenza sul documento programmatico dimostrano maturità amministrativa da parte vostra e la collaborazione di tutti sarà il vero valore aggiunto. Noi faremo del nostro meglio ma contiamo su di voi».
È il punto centrale del documento programmatico che, nell’elencare le priorità del territorio, individua nel lavoro d’insieme, senza personalismi né divisioni ideologiche, il mezzo per promuovere l’azione comunitaria, il presupposto per affrontare le sfide di una realtà in continua evoluzione. Forte dei suoi 25 Comuni, quasi un terzo del totale della provincia, e dei 47 mila abitanti, su 180 mila totali, il mandamento di Morbegno rivendica la sua centralità e punta ad avere un ruolo importante nelle scelte degli enti di secondo livello. Aspetti evidenziati anche negli interventi in assemblea del sindaco di Talamona, e presidente della Provincia, Davide Menegola e del sindaco di Morbegno Patrizio Del Nero.
Dal territorio al turismo, dallo sviluppo ai servizi alla persona fino al riassetto istituzionale, il programma della nuova Giunta esecutiva guidata dal presidente Papini affronta con realismo e lucidità le peculiarità del territorio, indicando potenzialità e criticità, nel breve e nel lungo periodo. La fragilità del territorio, resa ancora più evidente dagli effetti del cambiamento climatico, necessita di puntuali piani di manutenzione, mentre le strade agro-silvo-pastorali devono garantire i collegamenti tra il fondovalle e le zone montane per frenare lo spopolamento. Sul fronte turistico si punta su percorsi ciclopedonali e sentieri, sull’enogastronomia e sugli eventi, individuando il Consorzio Turistico Porte di Valtellina quale braccio operativo, in collegamento con l’Azienda di Promozione e Formazione della Provincia di Sondrio, anche per cogliere le opportunità offerte dalle Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Grande attenzione è posta alle imprese e all’occupazione: le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, devono essere messe al servizio dello sviluppo economico. Il benessere psico-fisico delle persone, a partire da chi si trova in condizioni di difficoltà, è al centro: le emergenze che si manifestano dovranno essere affrontate e gestite riorganizzando e potenziando l’Ufficio di Piano. Con grande lungimiranza, il documento programmatico affronta il delicato tema del riassetto istituzionale, a fronte delle sempre più evidenti difficoltà dei Comuni, in particolare di quelli più piccoli. L’ente comprensoriale promuoverà e coordinerà convenzioni per la gestione associata di funzioni e si farà promotore di uno studio sulla riorganizzazione degli Enti locali del mandamento per essere pronti a gestire, anziché subire, eventuali risvolti normativi che presumibilmente verranno in futuro imposti dal governo centrale.